2020, anno del Covid: la foto simbolo è dei camion militari con le salme dei bergamaschi
L'istantanea, scattata la notte del 18 marzo in via Borgo Palazzo, nella memoria di 7 italiani su 10. Tra le immagini simbolo anche quelle delle città deserte e Papa Francesco in preghiera in una Piazza San Pietro vuota
Tra le immagini simbolo del Covid, per gli italiani ce n’è una in particolare: la fila di camion militari contenenti le salme dei bergamaschi morti, trasportati fuori dalla provincia per essere cremati. Lo ha rivelato il sondaggio di fine anno realizzato per Rai Radio1 dall’istituto Demopolis, che ha chiesto a una platea di intervistati di descrivere ciò che resterà loro impresso nella memoria dell’anno che stiamo per lasciarci alle spalle. E per sette italiani su dieci il 2020 non può che essere descritto con questa istantanea.
L’immagine dei camion militari scattata la sera del 18 marzo in via Borgo Palazzo non colpì soltanto i bergamaschi e gli italiani, ma fece il giro del mondo, raccontando in tutta la sua drammatica immediatezza la virulenza con cui la nostra provincia venne investita dalla prima ondata pandemica.
Nell’immaginario collettivo, il 2020 sarà per sempre l’anno del Covid. Secondo il sondaggio, due italiani su tre ricordano anche le città deserte durante il lockdown primaverile e i racconti dalle terapie intensive intasate dai malati. Circa il 60 per cento di chi ha risposto ha invece in mente le immagini trasmesse il 27 marzo in diretta televisiva di Papa Francesco intento a pregare in una Piazza San Pietro deserta.
Il Covid ha portato con sé anche tutta una serie di parole solitamente poco usate, ma che in questi dieci mesi sono entrate nel linguaggio comune: smart working, lockdown, distanziamento sociale, didattica a distanza, tampone rinofaringeo e mascherine (o dispositivi di protezione individuale). L’auspicio condiviso dal 75 per cento degli italiani intervistati, alla vigilia del 2021, è che il nuovo anno possa essere ricordato come quello in cui il Covid è stato definitivamente sconfitto.