La tragedia

Il 56enne morto cadendo da un costone dell’Alben era un alpinista esperto

Giovanni Senocrate, originario di Gorno, viveva a Cerete. Era perfettamente attrezzato e preparato

Il 56enne morto cadendo da un costone dell’Alben era un alpinista esperto
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Sono molti i messaggi di addio, e le fotografie, che piangono la morte di Giovanni Senocrate, classe 1964, originario di Gorno ma residente a Cerete Basso. Senocrate mercoledì 3 marzo, alle 8, è caduto da un costone ghiacciato sull’Alben: un volo di duecento metri che gli è costato la vita. «Non ci credo, non voglio crederci. Tu che eri sempre attento a tutto, preciso, infallibile. Quanto avrei voluto fare un'ultima arrampicata con te. Con il tuo sorriso, la tua simpatia e la voglia di montagna sempre in testa. Sei stato più di un idolo, un esempio da seguire, e forse neanche lo sapevi», scrive Mirco Marchisio (la foto in apertura è sua, e anche quella qui sotto).

Senocrate, ieri, era impegnato nella discesa dal canale Albi, sulla parete nord dell’Alben, quando ha perso l’equilibrio ed è scivolato. Eera in compagnia di un 18enne di Parre, amico di famiglia, che si è salvato ed è riuscito a lanciare l’allarme. Era un alpinista esperto ma non è bastato, come non sono bastati i ramponi sotto gli scarponi. Impegnativo l’intervento di recupero da parte del soccorso alpino: è avvenuto con elicottero e verricello.

Viveva con la moglie Maria a Cerete Basso, vicino alla parrocchia. Lascia anche un fratello, Renato, la cognata e i nipoti. Con la moglie condivideva la passione per la montagna: entrambi erano tesserati al Cai Val del Riso (sottosezione di Clusone) da oltre 25 anni. Era sempre sorridente e benvoluto da tutti. In passato aveva gestito, sempre con Maria, un bar a Erdeno (frazione di Gorno) mentre attualmente lavorava per un’azienda di Cerete Basso, la Polyrann. «Caro Giovanni, mancherai a moltissimi: tu, amante della montagna col tuo modo così gentile e cosi discreto da fare quasi invidia», scrive Carlo Piccinelli.

«Io ancora non ci credo – scrive Francesca Carrara -, mi sembra di vederti arrivare in studio in silenzio con il solito sorriso dolce sul viso, uomo di poche parole perché parlavano gli occhi, gigante buono della montagna. Sei salito troppo in alto e troppo presto. Guarda da lassù la tua dolce Maria, compagna di vita e di mille e mille avventure, sono sicura che non la lascerai mai sola».

I funerali saranno celebrati domani. Venerdì 5 marzo, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Gorno.

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