tra mobilitazione e crisi

Il caso della Sematic arriva in Provincia, "tavolo di crisi" tra istituzioni e sindacati

Nel frattempo prosegue lo sciopero e il presidio davanti alla sede aziendale indetto dalla Fiom-Cgil a partire da giovedì 3 settembre

Il caso della Sematic arriva in Provincia, "tavolo di crisi" tra istituzioni e sindacati
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Nonostante il maltempo non si ferma la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Sematic di Osio Sotto, ancora impegnati nella mobilitazione e nello sciopero indetti giovedì 3 settembre dalla Fiom-Cgil.

Il sindacato ha infatti reso noto che la direzione del Gruppo Wittur avrebbe deciso il trasferimento di circa il 70 per cento delle linee di produzione nello stabilimento in Ungheria, mentre l’azienda ha precisato che si tratta semplicemente della sospensione di parte della produzione attualmente presente a Osio Sotto e che continuerà a investire in Italia e nella Bergamasca. Per la precisione nel nuovo centro di ricerca e sviluppo a Seriate.

A preoccupare sono le possibili ricadute sociali di un eventuale sospensione della produzione e la gestione degli esuberi. Secondo quanto dichiarato dalla Fiom-Cgil, infatti, al momento l’esubero di personale sarebbe gestito utilizzando la Cassa integrazione per emergenza Covid-19, ma i timori sono che esaurita quella l’azienda decida di procedere con licenziamenti.

Al fianco dei lavoratori è scesa anche larga parte della politica bergamasca. La mobilitazione dei dipendenti ha però nel frattempo raggiunto un primo obiettivo: oggi pomeriggio (lunedì 7 settembre) alle 17 è in programma in Provincia un tavolo di crisi intorno al quale si siederanno Istituzioni e sindacati.

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