un incarico lungo 22 anni

Il comandante della polizia locale Giovanni Vinciguerra saluta Seriate e va a Treviglio

Nella Bassa Bergamasca Vinciguerra prenderà il posto del comandante Antonio Nocera, deceduto all'età di 52 anni a novembre dell'anno scorso dopo aver combattuto contro una malattia

Il comandante della polizia locale Giovanni Vinciguerra saluta Seriate e va a Treviglio
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di Federico Rota

Dopo ben ventidue anni trascorsi alla guida del comando di via Paderno, il comandante della polizia locale di Seriate Giovanni Vinciguerra, classe 1965, saluta la comunità seriatese, accolto da quella di Treviglio. Da giovedì 11 marzo, per tre volte la settimana, svolgerà il nuovo incarico nel comando della Bassa Bergamasca, ma resterà comunque in servizio a Seriate per due giorni la settimana fino alla fine di aprile, in qualità di comandante a scavallo.

«Una comunità con la quale si è condiviso un percorso professionale ma soprattutto umano così intenso non la si abbandona mai – sottolinea, non senza un pizzico di emozione, il comandante Vinciguerra -. La persona e il professionista che sono oggi è il risultato di un continuo e proficuo confronto con tutte le persone che ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare o con le quali ho lavorato in questi ventidue anni: gli agenti del comando, le altre forze dell’ordine presenti sul territorio, i cittadini, i commercianti, gli amministratori e i dipendenti comunali. Ma anche i rappresentanti del mondo socio-sanitario, delle istituzioni scolastiche così come quelli della parrocchia, o i volontari delle associazioni locali. Tutti mi hanno dato qualcosa e così spero di aver fatto anche io».

Giovanni Vinciguerra a Treviglio succederà al comandante Antonio Nocera, deceduto a novembre dell’anno scorso all’età di 52 anni causa di un male che lo affliggeva da tempo. «Era un amico, una bravissima persona e uno stimabile professionista – lo ricorda commosso Vinciguerra -. Come me anche Antonio interpretava il suo ruolo senza mai perdere di vista il rapporto umano con i cittadini. È un’eredità che sento di avere in comune con lui e che desidero tramandare. Nell’ultimo periodo, inoltre, abbiamo avuto occasione di confrontarci spesso, soprattutto per gestire al meglio l’emergenza Covid. Treviglio e Seriate come città, per diversi aspetti, hanno punti in comune».

Il comandante Giovanni Vinciguerra, già referente per le attività di controllo previste dal progetto dell’Ambito di Seriate contro la ludopatia “Mind the gap”, nel 2020 è stato nominato responsabile per la transizione digitale come previsto dall’Agenda Agid.

Nel ripercorrere le tappe della propria carriera professionale a Seriate, un pensiero non può che essere rivolto all’ultimo anno, segnato dalla pandemia quando è stato nominato anche Covid manager, ossia referente unico per l’attuazione delle misure di prevenzione. «Se dovessi indicare il momento che più mi ha colpito è quando abbiamo dovuto accogliere le bare delle vittime, provenienti soprattutto della Val Seriana, nella chiesa di San Giuseppe – spiega -. Ricordo due signore, madre e figlia, sedute sul sagrato in attesa di poter scorgere per un’ultima volta i propri cari, prima che i mezzi militari portassero le salme fuori provincia per essere cremate. È stato un episodio che mi ha toccato nel profondo».

Tra i momenti felici, invece, ricorda con particolare piacere quelli legati al termine del corso di educazione stradale rivolto agli alunni delle quarte e quinte elementari. «Vedere con che felicità ricevevano il patentino a loro dedicato scalda il cuore».

Certo che chiunque arrivi a Seriate trovi una realtà accogliente e un comando composto da «donne e uomini, dotati di grande abnegazione, passione e spirito di sacrificio», Vinciguerra desidera salutare e ringraziare «ogni agente e ufficiale, anche chi è andato in pensione, perché non si è mai risparmiato nessuno – conclude –. Con loro ho condiviso l’idea che andasse alzata sempre l’asticella dei servizi al cittadino e della sicurezza urbana in un contesto che ormai muta di giorno in giorno. In tutti loro, e in particolare nell’ultimo periodo, ho sempre visto una grande capacità di resilienza. Da ultimo ci tengo a ringraziare non soltanto tutti gli amministratori, ma anche le altre forze di polizia, i carabinieri e la sottosezione di polizia stradale di Seriate per i proficui rapporto di collaborazione che ho avuto il piacere di stringere in questi ventidue anni».

L’intervista completa sarà pubblicata sul numero di Prima Bergamo in edicola da venerdì 6 marzo.

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