L'annuncio del sindaco

Nembro studia un test a tappeto: «Fondamentale una mappatura per tutta la popolazione»

Nembro studia un test a tappeto: «Fondamentale una mappatura per tutta la popolazione»
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A tenere banco nel dibattito politico (e scientifico) in questi ultimi giorni sono i test sierologici capaci di individuare chi ha sviluppato gli anticorpi contro il virus e, per questa ragione, ritenuti da più parti fondamentali per iniziare a programmare la fase di ripartenza. Opinione condivisa anche dal sindaco di Nembro, Claudio Cancelli, che, nella serata di giovedì 9 aprile, ha annunciato il progetto di una mappatura dei cittadini attraverso l'utilizzo di questi test rapidi.

«Abbiamo avviato una serie di contatti, in particolare col Centro Medico Sant’Agostino che si è fatto promotore dell’iniziativa, e ad oggi abbiamo una proposta scientificamente valida e la disponibilità di partner che assicurano, oltre alla competenza tecnica, le risorse economiche per realizzare il progetto – si legge in un messaggio rivolto ai nembresi -. È un progetto molto ambizioso, perché richiede procedure scientificamente validate e ovviamente richiede uno sforzo economico importante. Finora non ne abbiamo parlato, perché preferiamo sempre essere concreti e non illudere nessuno, ma è giusto che sappiate che ci stiamo lavorando da tempo».

«Considerando che Nembro è stato il comune più colpito e che, dai dati in nostro possesso e che abbiamo elaborato, il numero delle persone venute a contatto con il virus è una quota rilevante dei cittadini, è importante riuscire a fare una mappatura per tutta la popolazione che permetta di sapere chi ha sviluppato gli anticorpi, e quindi è entrato in contatto col virus, e chi non ha ancora incontrato il Covid-19 – prosegue il comunicato -. Oggi stiamo aspettando l’ok da parte delle autorità sanitarie; speriamo che il progetto, che è scientificamente molto valido e si estende a tutta la popolazione, sia appoggiato e che i tempi siano rapidi. Nel momento in cui torneremo piano piano alla normalità o alla semi-normalità, sarebbe decisivo avere un quadro completo di cosa è successo, perché questo ci permetterà di affrontare il futuro».

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