Il consigliere Pd

La denuncia di Scandella: «Regione chiede ancora alle Rsa di accogliere pazienti Covid»

La richiesta in una circolare del 23 aprile. Il politico dem bergamasco: «Non hanno capito, dopo tutto quello che è accaduto, in che condizioni si trovano le strutture»

La denuncia di Scandella: «Regione chiede ancora alle Rsa di accogliere pazienti Covid»
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Errare è umano, perseverare è diabolico. Abbiamo tutti ben presente le proporzioni drammatiche che ha assunto il contagio nelle Rsa lombarde, dove il virus è costato la vita a migliaia di anziani e persone in condizione di fragilità. Una situazione aggravata certamente dalla scelta, presa con la delibera dell'8 marzo, di chiedere alle Rsa di ospitare pazienti positivi in via di guarigione per liberare posti letto nei reparti ospedalieri, ormai saturi.

A fronte delle migliaia di vittime ci si aspetterebbe che vengano sondate altre strade per la futura gestione dell'emergenza, ma pare che non sia così. Con una circolare risalente al 23 aprile Regione sarebbe tornata a chiedere alle Rsa di accogliere pazienti Covid, dicendo loro di organizzarsi e identificare strutture interamente dedicate.

«La circolare dimostra che la Regione non ha capito, dopo tutto quello che è accaduto, in che condizioni si trovano le Rsa – sottolinea il consigliere regionale del PD Jacopo Scandella –. Eppure, l’assessore al Welfare Gallera aveva ammesso, tardivamente, che le case di riposo non avevano le capacità per farlo, che non hanno un modello idoneo a trattare pazienti Covid. Oggi, ancora, non vengono fatti i tamponi a ospiti e personale, mancano i dispositivi di protezione, manca la formazione specifica: sono tutti elementi di cui la Regione non si è occupata e non si sta occupando».

Nella circolare della Giunta si legge, «dopo una prima fase di gestione dell’emergenza – che ha reso necessario l’adozione di misure quali quelle approvate dalla Dgr n. 2906 dell’8 marzo – è ora possibile valutare il passaggio a una fase 2, consistente nella individuazione di soluzioni organizzative che richiedono tempi più lunghi di preparazione, condivisione di progetti e cambiamenti anche abbastanza radicali rispetto agli assetti storici, quali ad esempio l’eventuale attivazione di strutture sanitarie assistenziali interamente dedicate all’assistenza di pazienti Covid-19».

Una decisione insensata secondo i consiglieri regionali Dem e che lascia aperti interrogativi sull'effettiva esistenza di una strategia per la gestione dei problemi sanitari. «È stato il presidente Fontana a dire che le Rsa sono enti privati e autonomi, scaricando su di esse ogni responsabilità - prosegue Scandella -. La circolare, insieme alla delibera dell’8 marzo, invece, è l’ennesima prova che è la Regione a governare le residenze sanitarie per anziani, che sono parte del sistema sociosanitario regionale. Purtroppo, Palazzo Lombardia sta affrontando questo aspetto senza una strategia chiara e sicura».

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