la smentita

Il Coordinamento delle terapie intensive lombarde: «Nessun documento riservato su gestione posti letto»

In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera si faceva riferimento all'invito mosso dai tecnici alla Regione di essere pronta a riattivare 500 letti e a non occupare posti in area critica per malati con altre patologie

Il Coordinamento delle terapie intensive lombarde: «Nessun documento riservato su gestione posti letto»
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«Il Coordinamento delle terapie intensive di Regione Lombardia smentisce di avere inviato alla Regione una lettera con cui chiede di attendere e non occupare letti di terapia intensiva per altre attività sanitarie non Covid». Contrariamente a quanto pubblicato oggi (giovedì 14 gennaio) dal Corriere della Sera, come specificato dal Pirellone in un comunicato stampa, non esisterebbe alcun documento riservato inviato dagli specialisti ai vertici regionali.

Secondo quanto riportato nell'articolo, firmato da Gianni Santucci, il Coordinamento avrebbe anche sollecitato la Regione a mantenere alto il livello di attenzione riguardo all’aumento degli accessi nei reparti intensivi di malati gravi. L’invito sarebbe stato quello di tenersi pronti a riattivare fino a 500 posti letto di area critica nel giro di 48 ore.

Le ragioni della lettera inviata ai vertici regionali sarebbero dovute ad alcune considerazioni degli specialisti. La prima legata al numero di posti letto occupati nel picco della seconda ondata, pari a circa mille ricoveri (attualmente, i malati nelle terapie intensive lombarde sono in totale meno di cinquecento, 462 stando ai dati del 13 gennaio). Il secondo motivo dipende dal fatto che gli indicatori mostrano una ripresa dei contagi e che lo svuotamento dei reparti si sarebbe fermato.

Da qui il timore legato all’impossibilità di fare previsioni in merito alle proporzioni che il fenomeno potrebbe assumere in tempi brevi. Legato anche al fatto che quelli che ci attendono non sono i mesi estivi, bensì quelli invernali (uniti al carico di malattie respiratorie connesse alla stagione).

«È certamente vero – spiega il Coordinamento nella mail di smentita inviata oggi dal Pirellone - che, poiché gli indicatori epidemiologici indicano una ripresa dell'epidemia, si sta predisponendo un piano di espansione che prevede la possibilità di aumentare in tempi rapidi il numero di posti letto intensivi dedicati ai pazienti Covid. Non è invece stata data indicazione a "non riconvertire alcun letto all'attività di routine", anzi il numero di letti intensivi per pazienti non-Covid è progressivamente aumentato nel corso delle ultime settimane».

«Fin dall'inizio dell'epidemia - conclude la nota stampa -, gli sforzi degli anestesisti e rianimatori lombardi sono stati tesi a garantire a tutti i pazienti, sia affetti da Covid sia da altre patologie, il massimo livello di assistenza utilizzando tutte le risorse disponibili».

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