Missionario del buonumore

Il Coronavirus si è portato via anche padre Giosuè Torquati, il "Mago Allegria" di Albino

Il Coronavirus si è portato via anche padre Giosuè Torquati, il "Mago Allegria" di Albino
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di Fabio Gualandris

Se ne è andato questa mattina (14 marzo) padre Giosuè Torquati. Se l’è portato via il Coronavirus. Da quasi 52 anni sacerdote Dehoniano, ha dato una forma originale al suo ministero pastorale. Il suo tratto caratteristico, la gioia, lo ha sempre contraddistinto. Ha vissuto per tanti anni nella casa Dehoniana di Albino, la “Scuola Apostolica del Sacro Cuore”, la prima in Italia aperta dai Dehoniani («i pret frances», come li chiamano ad Albino).

Padre Giosuè si dilettava nell’arte della magia con il nome di "Mago Allegria". Quando gli impegni del suo ministero glielo permettevano, si cimentava in spettacoli per oratori, asili, pensionati, comunità e feste popolari, ma anche per strada. Ogni occasione era buona per coinvolgere e divertire i più piccoli. Non solo, in molti lo ricorderanno soprattutto per le pubblicazioni a cadenza annuale da lui ideate, redatte e portate avanti fino ai giorni nostri, un vero e proprio cult editoriale. Si chiamavano Allegria, volumetti ricchi di indovinelli, aneddoti, barzellette e giochi. Li distribuiva generosamente a tutti.

 

Insomma, si può dire che è stato un missionario del buonumore per le vie dei nostri paesi. Con semplicità e simpatia, ha conquistato bambini di più generazioni che, una volta cresciuti, hanno conservato nel cuore il ricordo di questo simpatico sacerdote che accompagnava il suo repertorio fatto di giochi di prestigio e gag con una frase diventata simbolo: «Sembra facile, ma non è difficile».

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