Il Cts dà l'ok alla riapertura anche per cena dei ristoranti in zona gialla, a pranzo se arancioni
Il parere degli scienziati deve ancora essere tradotto in norma dal Governo. L'attuale Dpcm scade il 5 marzo
L’ultima parola spetterà al Governo. Nel frattempo però il Comitato tecnico scientifico rende nota una notizia che migliaia di lavoratori e di gestori di locali aspettavano da mesi: il Cts ha infatti concesso il via libera all’apertura serale dei ristoranti che si trovano nelle Regioni classificate in zona gialla. Le attività di Regioni poste invece in area arancione potranno comunque restare aperte a pranzo. In entrambi i casi, ad ogni modo, saranno previste alcune restrizioni.
I tecnici hanno quindi dato il proprio benestare per il varo di nuove linee guida necessarie a modificare le norme contenute nell’attuale Dpcm, in vigore fino al 5 marzo. Alcune delle regole contenute nel decreto, come il divieto di spostamento tra le Regioni, scadranno però il 15 febbraio e resta quindi da capire se eventuali modifiche o proroghe, alla luce della crisi di Governo, potranno rientrare nella gestione degli affari correnti.
La notizia sarà stata accolta certamente in modo positivo non soltanto dai ristoratori lombardi, ma anche dai vertici della Lombardia, che per mano del presidente Attilio Fontana e dell'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi avevano inviato al Governo una formale richiesta per chiedere la riapertura dei ristoranti fino alle 22.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, gli scienziati hanno ribadito l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere un numero minimo di persone al tavolo (quattro se non conviventi). Gli ingressi saranno contingentati e i tavoli dovranno essere distanziati di almeno un metro. Oltre al divieto di allestire buffet, si dovrà fare in modo che non si creino assembramenti alle casse.