innovazione tecnologica

A Bergamo si potranno processare duemila tamponi al giorno grazie a questi macchinari

La donazione è stata effettuata dal Rotary Distretto 2042 all'Asst Bergamo Est. Il progetto ha coinvolto anche Ats Bergamo, Porsche Consulting e Multiply Labs. L'apice della sperimentazione è atteso a metà maggio

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Fin dall’esplosione dell’epidemia nella Bergamasca è parso evidente che il numero di tamponi processati fosse largamente inferiore a quello necessario per un monitoraggio attendibile dei contagi. La necessità di analizzarne un numero sempre maggiore emerge con ancor più chiarezza ora, con il ritorno al lavoro di migliaia di persone. Per questa ragione, il Distretto 2042 del Rotary ha donato all’Asst Bergamo Est e ad Ats Bergamo due macchinari che consentiranno di analizzare fino a duemila tamponi al giorno, moltiplicando la capacità di analisi dei laboratori della provincia.

L’iniziativa è stata presentata ufficialmente nel pomeriggio di giovedì 7 maggio. Il Rotary Distretto 2042, avvalendosi della competenza e della collaborazione dell’Asst Bergamo Est, insieme a Porsche Consulting e a Multiply Labs (una start-up creata da giovani bergamaschi con sede negli Usa), in accordo con l’Ats di Bergamo, ha promosso questo progetto pilota per la sperimentazione di tecnologie innovative e di modalità organizzative capaci di rivoluzionare i processi operativi delle strutture di laboratorio. La sperimentazione, in stretto collegamento con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia e con l’Unità di Crisi regionale, partirà a breve e vedrà il suo apice entro fine maggio. In questa prima fase di test, Transearch International, società milanese di executive search, supporterà l’Asst nel reclutamento del personale necessario alla buona riuscita del progetto.

Nel corso della conferenza stampa, moderata da Alberto Barzanò, presidente Azione internazionale distrettuale Rotary 2042, è intervenuto anche Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est. «Ringraziato il Rotary per le donazioni – ha detto Locati -. Il sistema di processazione robotizzata consentirà l’analisi da 1600 a 2400 tamponi al giorno. La destinazione dei robot e di tutto quello che serve per garantire la piena operatività del sistema, sarà il presidio ospedaliero territoriale di Calcinate, poco distante dal laboratorio centrale di Seriate, in un’area disponibile e completamente dedicata Questa location, strategicamente scelta vicino al casello di Seriate della A4 e all’Asse interurbano, permetterà di mettere a disposizione dell’intero territorio dell’Ats una struttura dedicata oggi al contrasto del Covid, ma domani alla prevenzione di qualsiasi tipo di evento epidemico, garantendo alta specializzazione, flessibilità e drastica riduzione dei costi di gestione».

«Nel nostro lavoro ci siamo resi conto che la volontà di condividere competenze professionali e di innovare sono elementi necessari per poter consentire al territorio di gestire, nel miglior modo possibile, questa situazione che ci è piovuta addosso – prosegue il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi -. Nelle ultime settimane siamo arrivati a circa 1500 tamponi processati ogni giorno. In questo modo raddoppieremo la capacità di analisi».

La donazione del Rotary però non si è limitata ai due macchinari. Il Distretto 2042 ha consegnato anche kit altamente avanzati in grado di minimizzare il rischio di infezione degli operatori, favorendo l’interruzione della catena dei contagi: termo scanner, Covid Triage Unit e barelle per il trasporto per il biocontenimento. «Il progetto può essere esteso a tutta Italia, con il vantaggio di potersi sviluppare in modo modulare, quindi economicamente più accessibile per numerosi laboratori – spiega Josef Nierling, amministratore delegato di Porsche Consulting -. L’idea di fondo è quella di integrare robotica e digitalizzazione per accelerare i processi di analisi e tracciare in modo univoco i dati, e garantire l’affidabilità dell’intero sistema». «Ci auspichiamo che questa nuova azione non si limiti solo alla provincia di Bergamo – conclude Giuseppe Navarini, governatore del Rotary Distretto 2042 - ma che possa essere estesa a tutta Italia. Questa operazione, in questo momento, è in grado di fare la differenza».

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