Tassi di natalità, conversioni e migrazioni

Il futuro dei cristiani in Africa e Asia In Europa saranno sempre meno

Il futuro dei cristiani in Africa e Asia In Europa saranno sempre meno
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Un interessante rapporto del Pew Research Center di Washington, intitolato “Il futuro delle religioni”, ha svelato quale potrà essere lo sviluppo e la geografia delle confessioni più importanti al mondo nei prossimi anni. Lo studio ha analizzato i tassi di fertilità e mortalità di numerosissimi Stati, ma si è concentrato anche sui flussi migratori e sulle conversioni. Ne è emerso che il profilo religioso del mondo sta cambiando rapidamente, anche se nel corso dei prossimi quattro decenni i cristiani rimarranno il più grande gruppo religioso, con l'Islam però vicino, cresciuto più di qualsiasi altra grande religione.

 

Projected Annual Growth Rate of Country Populations, 2010-2050

 

Il cristianesimo. Con 2,92 miliardi di fedeli, nel 2050, il cristianesimo sarà ancora la religione più praticata al mondo. Al secondo posto, con un divario poco significativo, ci sarà l’islam con 2,76 miliardi di fedeli, ovvero il 29,7 percento della popolazione globale. Oggi il distacco è molto più ampio: 2,17 miliardi di cristiani, contro 1,6 miliardi di musulmani. Nel 2050, la zona con più fedeli cristiani sarà l’Africa sub-sahariana, proprio quella fascia di Paesi in cui oggi sono quotidianamente perseguitati e uccisi. E i Paesi più cristiani saranno Usa, Brasile, Nigeria, Filippine, Congo, Messico, Tanzania, Russia, Etiopia e Uganda. Nessuna nazione europea, quindi, un dato che oggi sembra inimmaginabile. A dare ragione di ciò ci prova Philip Jenkins, direttore del centro di Studi delle religioni della Baylor University di Waco (Texas) «Probabilmente sta tornando a quello che era molto tempo fa. Nel Primo millennio il cristianesimo era presente in Asia ed Africa, oltre che in Europa: era una religione transcontinentale. È solo nel Medioevo che ha iniziato a identificarsi con la tradizione occidentale. Di fatto, ora sta recuperando le sue condizioni originarie, quelle che le sono familiari. Il futuro della Chiesa cattolica, in particolare, è in Africa e Asia, non c’è dubbio. E il cambiamento più radicale è in Africa: nel 1900 aveva 10 milioni di cristiani, nel 2050 saranno quasi un miliardo».

 

Size and Projected Growth of Major Religious Groups

 

Islam e buddismo. Secondo quanto riporta lo studio pubblicato del Pew Research Center gran parte della crescita mondiale di islam e cristianesimo, come già detto, dovrebbe avvenire nell’Africa sub-sahariana. I musulmani nei prossimi anni registreranno una crescita senza pari dato che sono i fedeli con il più alto tasso di fertilità al mondo con una media di 3,1 figli a donna. Sempre entro il 2050 si prevede che in 51 paesi la fede musulmana sarà abbracciata dal 50 percento della popolazione. Ai 49 del 2010 se ne dovranno sommare altri due: Nigeria e Macedonia. In generale tutte le religioni crescereanno, l’unica eccezione sarà il buddismo. La popolazione buddista mondiale rimarrà abbastanza stabile nei prossimi anni a causa dei bassi tassi di fertilità e dell'invecchiamento della popolazione in Paesi come la Cina, Tailandia e Giappone.

 

Countries That Will No Longer Have a Christian Majority in 2050

 

Induismo ed ebrei. Diverso il trend di induisti (da 1 miliardo a 1,4) ed ebrei (da 14 a 16,1 milioni). Da segnalare anche un leggero aumento anche tra i seguaci delle religioni cosiddette tradizionali (da 405 a 450 milioni): animisti africani, cinesi, nativi americani e aborigeni australiani. Inoltre, come spiega l’edizione online di Famiglia Cristiana, nello studio della società americana è stata inclusa anche quella che viene chiamata «la terza “fede” al mondo, quella dei “non affiliati”, che include gli atei e gli agnostici. Passeranno dagli attuali 1,1 miliardi a 1,2 ma in termini percentuali scenderanno dal 16 al 13 percento. Ci sono però delle significative eccezioni: nel 2050 i non credenti saranno il 26 percento della popolazione negli Stati Uniti (il 16 percento nel 2010), mentre diventeranno la prima “fede” in Francia, Olanda e Nuova Zelanda, Paesi che ancora oggi sono a maggioranza cristiana».

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