Il marchio Atalanta guadagna valore E fa pure incontrare i suoi sponsor
L’appuntamento è stato una primizia. Nella splendida cornice del Winter Garden Hotel di Grassobbio, l'Atalanta ha radunato circa 70 tra licenziatari, sponsor e partner per un evento di condivisione e relazione. La serata è stata la prima di una lunga serie: l’obiettivo è quello di aumentare la rete di oltre 120 persone presenti ieri, per migliorare sempre di più i rapporti tra chi ha deciso di legare il suo marchio a quello nerazzurro. Di tutto ciò è molto soddisfatto il direttore generale del club orobico Umberto Marino, che ha analizzato con Bergamo Post i risultati che la società sta ottenendo in campo di marketing e sponsorizzazioni.
Direttore Marino, perché avete deciso di proporre incontri come questo?
Con tutti i nostri partner stiamo facendo un nuovo tipo di percorso. Si tratta di una serie di incontri relazionali, appuntamenti mensili in cui cercheremo il contatto con tutte le aziende che ci sostengono. Soprattutto, il nostro obiettivo è far crescere la sinergia tra i partner stessi. Il marketing Atalanta porterà avanti proprio questo obiettivo: abbiamo la volontà di fare gruppo, di fare rete e di migliorare, tutti assieme.
Il marchio Atalanta sta aumentando il suo valore? I riscontri che avete come sono?
Il marchio Atalanta sta crescendo, i risultati ci premiano e sono in costante miglioramento. È merito della squadra che sul campo ottiene ottimi risultati, è merito dei ragazzi che lavorano nella struttura marketing e che ogni giorno cercano di andare sempre più avanti verso i nostri obiettivi, e poi è merito dello stadio di Bergamo. È innegabile, i lavori che sono stati effettuati sono di grande livello, siamo felici e le risposte che arrivano ogni giorno sono grandiose.
Forse, la dimostrazione migliore di ciò che dice sono gli Sky Box venduti prima dell’inizio della stagione a 70mila euro l'uno.
Abbiamo ritorni molto positivi sia per gli Sky Box, tutti venduti ad inizio stagione, sia per la Tribuna Centrale e Creberg. Penso poi ai Pitch View, novità emozionante davvero incredibile. Tutti quelli che vedono una partita in quella zona vogliono tornarci. Se la sognano la notte. Ci sono i campioni a portata di mano, vicinissimi. Li vedi, li senti e li respiri.
SPO - calcio: atalanta
I partner chiedono qualcosa che ancora non c’è?
In questo momento tutti i nostri partner si stanno godendo quello che è diventato lo stadio di Bergamo. Non ci sono richieste particolari, sono sicuro che in futuro potremo fare di più anche in altri settori e aumentare il numero di posti emozionali all’interno del Comunale. Lo ripeto, i numeri sono veramente importanti e non ne faccio un discorso economico: il progetto è nuovo, è ad ampio respiro e vogliamo che la crescita sia collettiva. In campo e nel marketing. Non abbiamo un modello, ogni realtà è diversa e Bergamo ha delle sue particolarità. Abbiamo riscontri locali, nazionali e internazionali: l’industria bergamasca è di grande livello.
Torniamo al campo, dopo la brutta figura con il Torino si giocherà a Roma...
Dal punto di vista psicologico, il prossimo avversario è il peggiore che potevamo trovare. La Roma arriva da una batosta in Champions League ma in campionato è una delle 4-5 squadre che si giocherà il titolo. A noi servirà la gara della vita, non è retorica ma la cruda realtà. Contro squadre così devi essere perfetto per tutta la gara. Servono 90 minuti, anzi 9, forse 100 da applausi. Il fascino dell’Olimpico è totale, l’ambiente è particolare fin dalle primissime battute. Hanno giocatori di qualità assoluta in ogni ruolo. Andiamo a giocarcela, consapevoli che avremo contro campioni di grande livello. Dovremo essere Atalanta al 100 percento.
Come a San Siro contro il Milan?
Già, come a San Siro, o anche meglio. I giocatori sono i primi ad essere delusi per la partita di domenica, contro una formazione magari che ti lascia qualche spazio in più dobbiamo andare in campo con umiltà per fare la nostra gara. Lo ripeto, dovremo essere Atalanta. Al 110 percento.