Il presidente Fontana: «In Lombardia leggero ma significativo miglioramento»
Prima di un eventuale declassamento a zona arancione sarà necessario attendere il 27 novembre. Regioni in pressing per rivedere i 21 parametri stabiliti dal Governo per valutare le restrizioni
I tempi paiono maturi per il passaggio della Lombardia in zona arancione. A confermarlo è il presidente Attilio Fontana che intervenendo nel corso della trasmissione “Mattino 5” ha detto che la regione è in una fase di «leggero ma significativo miglioramento» e che l’indice Rt è «sceso in maniera sostanziale». Tuttavia, prima di vedere un eventuale declassamento bisognerà attendere come minimo il 27 novembre, giorno in cui scadrà il termine imposto dal Dpcm e dall’ordinanza del Ministero della Salute che impongono che per almeno due settimane si rimanga sotto determinati valori in modo stabile prima di allentare le restrizioni. Fontana ha poi ribadito la bontà dell’ordinanza adottata dal Pirellone a fine ottobre. «Questi miglioramenti non sono determinati dal lockdown dello Stato, perché gli effetti di una misura si vedono dopo almeno 15 giorni. Adesso stiamo vivendo i risultati che derivano all’ordinanza della Regione Lombardia del 22 ottobre».
Secondo il presidente lombardo ora si sarebbe arrivato, almeno su scala regionale, a un punto dove si «c’è un aumento ma molto ridotto. Siano in una fase in cui camminiamo in pianura, presto inizierà la discesa. Credo però che sia meglio un po’ di cautela all’inizio, che dover poi rincorrere una ripartenza del virus. Dobbiamo fare il Natale con una certa libertà».
Nel frattempo continua il pressing delle Regioni per rivedere i 21 parametri stabiliti dal Governo per valutare le restrizioni. «I cinque che abbiamo indicato sono più logici – conclude Fontana -, non pongono dubbi interpretativi. Riteniamo fondamentale che non si debba guardare ai dati di 15 giorni fa, ma fare una previsione di quelli che saranno i dati futuri, sull’evoluzione prevista dagli scienziati».