Originario di Ponte San Pietro

Chi è Giuseppe Mastini, alias Johnny lo Zingaro, l'uomo evaso (di nuovo) dal carcere

È scappato dalla prigione di Sassari utilizzando un permesso premio, così come già fatto in altre due evasioni. L'uomo ha alle spalle una lunga scia di sangue ed è ritenuto l'autore di diverse rapine, furti e omicidi a Roma sul finire degli anni '80

Chi è Giuseppe Mastini, alias Johnny lo Zingaro, l'uomo evaso (di nuovo) dal carcere
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Sarebbe dovuto rientrare nel carcere di massima sicurezza di Sassari verso mezzogiorno di domenica 6 settembre, una volta scaduto il permesso premio. Invece Giuseppe Mastini, 60 anni, meglio conosciuto come Johnny lo Zingaro lo ha fatto di nuovo: è scappato. Detenuto nel carcere di Bancali dal luglio del 2017, il 60enne era già evaso con la stessa modalità dalla casa circondariale di Fossano, in provincia di Cuneo, a giugno dello stesso anno: anche in questa occasione era uscito dal penitenziario, godendo del regime di semilibertà, e non vi aveva fatto ritorno. La sua prima evasione risale però al 1987: detenuto nel carcere minorile di Casal del Marmo, dove si trovava dopo essere stato condannato a 12 anni per l’omicidio del tranviere Vittorio Bigi, ucciso per rapina al Tiburtino, anche allora scappò approfittando di una licenza premio concessa per buona condotta.

Adesso è stato diramato un avviso di ricerca a tutte le forze dell’ordine italiane, anche se al momento le ricerche sono concentrate nei porti della Sardegna e lungo le frontiere, temendo un tentativo di espatrio da parte di Mastini. L’uomo, originario di Ponte San Pietro, ha alle spalle una lunga scia di sangue: protagonista della cronaca nera romana a cavallo negli anni ’80, è ritenuto essere l’autore di numerose rapine a mano armata, furti, sequestri di persona e omicidi. Tra questi quello dell’agente Michele Giraldi, ucciso con una 357 Magnum nel quartiere del Qadraro, nel corso di un rocambolesco inseguimento in auto lungo le strade della Capitale. Mastini, nato da una famiglia di giostrai sinti trasferitasi in provincia, partì alla volta di Roma in giovane età. All’età di undici anni, entrato nel giro della mala del Tiburtino, rimane coinvolto in una sparatoria con la Polizia, venendo colpito a una gamba.

Johnny lo Zingaro, inoltre, è rimasto coinvolto nell’inchiesta per l’omicidio di Pierpaolo Pasolini, per il quale si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, così come per altre accuse a suo carico. In particolare, le indagini si sono concentrate su Mastini in quanto conoscente di Pino Pelosi (condannato per quel delitto). A indirizzare su di lui i sospetti il ritrovamento di un anello perso da Pelosi all’Idroscalo di Ostia, la scena del crimine, che si disse gli fu regalato proprio da Mastini.

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