Il questionario a cui vengono sottoposti i convocati per i test sierologici di Ministero e Istat
Per ottenere risultati più precisi, è fondamentale che le persone inserite nel campione casuale diano il loro contributo, sebbene partecipare non sia obbligatorio

Lunedì 25 maggio è stata avviata in tutta Italia l’indagine di sieroprevalenza promossa da Ministero della Salute, Istat e Croce Rossa Italiana per mappare i contagi da Corinavirus nella Penisola. Coinvolti ben 2.015 comuni su tutto il territorio nazionale e 150 mila individui circa, di cui 33 mila nella sola Lombardia. La provincia di Bergamo è una delle più "attenzionate", dato che sono 46 i Comuni nei quali si svolgerà l'indagine.
Leggi qui la lista dei Comuni bergamaschi coinvolti
I nominativi delle persone invitate a sottoporsi al test sono stati estratti dall’Istat a partire dai propri registri statistici al fine di assicurare la rappresentatività per genere, sei fasce di età e settore di attività lavorativa a livello nazionale e regionale. Le informazioni raccolte riguardano lo stato di salute e le condizioni socio-economiche del soggetto intervistato in relazione all’evolversi dell’emergenza sanitaria in atto (QUI si può leggere il protocollo metodologico dell’indagine).
I cittadini selezionati vengono contattati telefonicamente da operatori della Croce Rossa, le chiamate provengono dal loro numero, che inizia con 06.5510. A coloro che accettano di rientrare nell'indagine (i no sono stati molti in questi primi giorni), viene somministrato un breve questionario e viene concordato un appuntamento per i test sierologici, i quali saranno effettuati presso punti di prelievo individuati da Regioni e Province Autonome o presso punti di prelievo della Croce Rossa.
Per ottenere risultati più precisi, è fondamentale che le persone, inserite nel campione casuale, diano il loro contributo. Partecipare, comunque, non è obbligatorio. Ecco, di seguito, il questionario al quale devono rispondere i componenti del campione.




Normativa di riferimento:
- Decreto legge 10 maggio 2020, n. 30, recante “Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2”
- Decreto legislativo n.322 del 6 settembre 1989
- Regolamento (UE) n. 679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016