Grassi saluta: «Io figlio di Zingonia L'Atalanta è stata la mia famiglia»
È stato ufficializzato questo pomeriggio il passaggio di Grassi dall'Atalanta al Napoli. Il bresciano saluta Bergamo dopo un lungo percorso di crescita iniziato quando aveva 7 anni: era il 2002 quando Alberto entrava nel settore giovanile atalantino, da dove poi è cresciuto arrivando fino ad esordire in Serie A. Per questo le sue parole di addio sono molto significative. Ecco quanto scrive.
Dopo tanti anni con la maglia dell’Atalanta, è stata una scelta difficile, ma questo cambiamento rappresenta un’importante possibilità professionale. L’Atalanta mi ha fatto crescere, come uomo e come calciatore. Ho trascorso la mia infanzia sui campi di Zingonia e ho avuto la fortuna di incontrare persone meravigliose. Ora è il momento di salutare quella che per tanti anni è stata la mia famiglia, che mi ha protetto e preparato a questo giorno.
Un enorme grazie alla famiglia Percassi. Il presidente Antonio e Luca hanno sempre dimostrato di credere in me e questo è stato fondamentale. Ringrazio il maestro Bonifaccio e mister Favini. Il settore giovanile dell’Atalanta è un posto unico, sono stato fortunato a poterlo vivere così a lungo. Non posso certo dimenticare mister Reja, che mi ha permesso di giocare con continuità in Serie A, e tutti i miei compagni. Questo spogliatoio, oltre a regalarmi dei grandi amici, mi ha insegnato quanto sia importante sentirsi parte di un gruppo unito e motivato.
Ed infine, non certo per importanza, voglio ringraziare i tifosi. Incredibili, unici e appassionati. In campo mi hanno sempre fatto sentire il loro affetto. Quando sei un figlio di Zingonia, impari presto a capire che l’Atalanta è Bergamo e che se dai tutto te stesso per la maglia, a prescindere dal risultato, il tuo impegno verrà sempre apprezzato.
Grazie a tutti di vero cuore!!!
Alberto Grassi