Decreto rilancio

Il treno per Orio c'è, ed è finanziato. Sarà pronto per il 2026

L'opera ferroviaria di collegamento tra Bergamo e l'aeroporto costa 170 milioni. Cento sono nel decreto, gli altri saranno a carico del fondo Olimpiadi.

Il treno per Orio c'è, ed è finanziato. Sarà pronto per il 2026
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Eccoli i soldi per il collegamento ferroviario Bergamo-aeroporto Orio al Serio. Sono lì, scritti a pagina 362 del Decreto di rilancio per l’Italia, emanato l'altro giorno dal Consiglio dei ministri nel capitolo dedicato alle Disposizioni per il rilancio del settore ferroviario. Sul come verranno distribuiti i soldi per quest’opera, dal costo complessivo di 170 milioni di euro, il documento spiega che «fine di garantire l’accessibilità sostenibile in tempo utile per lo svolgimento delle Olimpiadi 2026, Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. è autorizzata a utilizzare 9 milioni di euro nel 2020, 13 milioni di euro nel 2021, 21 milioni di euro nel 2022, 17 milioni di euro nel 2023, 14 milioni di euro nel 2024, 16 milioni di euro nel 2025 e 10 milioni di euro nel 2026».

Quindi è tutto chiaro. L’opera, già finanziata per 8 milioni per la progettazione, disponibili già da ora nel Contratto di programmazione delle Ferrovie, dovrà essere completata nel 2026, anno delle Olimpiadi Milano-Cortina. In questo decreto sono finanziati cento milioni di euro suddivi negli anni a partire già da quest’anno e via via sino al 2026. Viene specificato inoltre che «le ulteriori somme necessarie al completamento dell’opera saranno poste a carico del fondo per le olimpiadi». La querelle aperta settimana scorsa in Senato da Simona Pergreffi, che si era scagliata contro il Pd, perché non aveva visto l’opera citata nel Contratto di programma delle Ferrovie Italia, trova qui la sua risposta definitiva. L’opera c’è ed è finanziata. «Un grande risultato, frutto del lavoro di squadra portato avanti nelle ultime settimane dai parlamentari bergamaschi assieme al viceministro all'Economia Antonio Misiani», sottolinea il Pd bergamasco, che esprime soddisfazione anche per lo stanziamento straordinario di 68 milioni di euro, destinati ai Comuni di Bergamo, epicentro dell’epidemia.

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