E adesso sotto con l’Inter

Ilicic e Zapata si godono la serata E Gasperini applaude i suoi ragazzi

Ilicic e Zapata si godono la serata E Gasperini applaude i suoi ragazzi
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L’Atalanta delle meraviglie continua a stupire e prosegue la propria marcia verso quella Champions League che però i giocatori non vogliono nemmeno sentir nominare. «Champions League? È ancora troppo presto per dirlo - dichiara Josip Ilicic, autore di una doppietta, ai microfoni Sky al termine della prima frazione di gioco -. Noi ragioniamo di gara in gara, ma quello che è importante è che finalmente siamo tornati ad approcciare le partite nella maniera giusta. Ultimamente siamo andati in svantaggio in troppe occasioni, mentre contro il Bologna abbiamo fatto leva su una mentalità corretta».

 

 

Chi invece non ci sarà contro l’Inter, sarà Duvan Zapata: «In quella giocata sono stato sfortunato - afferma l’attaccante colombiano facendo riferimento all’episodio del fallo di mano che ha portato alla sua ammonizione -, ma prima o poi la squalifica sarebbe arrivata. L’importante era ottenere i tre punti e ci siamo riusciti. Abbiamo finito il girone d’andata segnando tanto e dobbiamo continuare su questa strada. Battere l’Inter senza Zapata? È possibile, davanti abbiamo Musa (Barrow, ndr) che è entrato bene anche oggi. Più sorprendente Zapata capocannoniere o Atalanta in Champions? Tutte e due, ma pensiamo partita per partita».

Ma il grande elogio alla squadra arriva direttamente da Gian Piero Gasperini: «Siamo partiti in modo straordinario realizzando quattro gol di pregevole fattura nel primo quarto d’ora. Siamo stati bravi nell’approccio, ci bruciava molto pareggio contro il Chievo e non volevamo sbagliare. Noi giocheremo ogni partita al meglio delle nostre possibilità, ora siamo lì con tante altre squadre che, come noi, hanno il diritto di provarci. Stiamo bene, ma manca ancora molto». Infine, due parole sul finale di stagione: «Quando si arriva a questa fase bisogna sempre mettere in campo il meglio. Abbiamo voglia, qualità, facciamo tanti gol e intorno a noi c’è un entusiasmo incredibile, ma le trappole sono ancora tante. Zapata? Lo stavo sostituendo ma è arrivato quel fallo di mano... Se ho già pensato a come sostituirlo? Certo, ma non ve lo dico».

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