tra emergenza e soldiarietà

In campagna arriva il «contadino di scorta», che può sostituire il titolare d'azienda colpito da Covid

Una piattaforma realizzata con Coldiretti aiuta a identificare le figure più adatte per non fermare l'azienda in caso di Covid.

In campagna arriva il «contadino di scorta», che può sostituire il titolare d'azienda colpito da Covid
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Cosa succede se un contadino prende il Covid? Chi sfama gli animali? Chi munge le mucche? Chi salva i raccolti? Il tema è stato affrontato da Coldiretti e con l’Associazione nazionale Condifesa hanno trovato la soluzione. Semplice e altrettanto efficace. Ecco arrivare il «contadino di scorta». Cioè un contadino di fiducia che può subentrare per il tempo necessario a che venga superato il periodo di malattia e di quarantena, per non fermare l’azienda agricola. Con il rischio della terza ondata e la risalita dei contagi il «contadino di scorta», sarà in grado di sostituire il titolare dell’azienda agricola in caso di contagio da Covid per salvare l’attività quotidiana, che non può essere fermata.

«L’indisponibilità di figure chiave dell’azienda per periodi anche lunghi a seguito del diffondersi contagio dal virus Covid19 - dicono in Coldiretti - , può comportare gravi ripercussioni su attività come quelle agroalimentari che seguono i ritmi della natura e non possono essere interrotte se non con la perdita dei prodotti in campo o sofferenze per gli animali. Con l’emergenza torna una forma di condivisone del rischio che ha radici nel passato quando era molto diffusa la solidarietà tra gli agricoltori del territorio nel caso delle reciproche difficoltà con la condivisione del lavoro, degli animali e anche degli strumenti e dei mezzi agricoli».

Asnacodi si è fatto promotore di una soluzione innovativa per tutelare le 730mila aziende agricole nazionali. L’obiettivo è fornire alle imprese aderenti un sostegno economico al reddito con una piattaforma che consente l’individuazione di professionalità sostitutive indispensabili alla continuità aziendale, fra gli aderenti, nel caso della indisponibilità degli uomini chiave per l’azienda agricola a causa del contagio dal virus. Nasce così il fondo mutualistico Agrovscovid19 che riconosce all’impresa agricola un sostegno per far fronte ai maggiori costi e al mancato reddito nel caso in cui una delle persone iscritte alla copertura mutualistica non possa svolgere le normali attività lavorative a seguito di quarantena, ricovero e/o decesso come conseguenza del virus covid 19, L’iniziativa è rivolta alle imprese agricole socie dei Condifesa aderenti ad Asnacodi ed alcuni di questi hanno già deliberato di sostenere direttamente il progetto.

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