In dodici in un trilocale a Romano: il business delle case-ostello per i lavoratori della logistica
Scoperte nella città e nelle vicina Covo abitazioni con diversi posti letto affittati spesso a operai dei magazzini vicini

Un trilocale con due camere e ben dodici posti letto, con materassi sparsi ovunque e strutture a castello per farci stare più persone possibili. È questa la scena che, in zona cappuccini a Romano di Lombardia, si è aperta davanti agli occhi degli agenti della polizia locale del distretto della Bassa bergamasca orientale nelle prime ore della mattina di martedì 29 aprile, all'interno di un controllo fatto nella città e nella vicina Covo.
Il problema
Si tratta di un fenomeno, come spiega il Corriere Bergamo che riporta la notizia dell'operazione della polizia, ormai sempre più diffuso e diretta conseguenza dei tanti magazzini e logistiche aperte nel quadrilatero formato da Covo con Cortenuova, Calcio e Cividate al Piano. Tanti lavoratori, spesso stranieri, hanno trovato occupazione, ma non hanno casa.
Così, connazionali o anche italiani, hanno iniziato ad approfittarsi della situazione mettendo in affitto non appartamenti, ma posti letto. Il prezzo può andare dai 150 ai 250 euro.
Multati a Romano
Le casistiche possono essere varie. L'appartamento da dodici posti letto, per esempio, è risultato appartenere a una famiglia egiziani che l'ha acquistato qualche mese fa ad un'asta giudiziaria e al suo interno sono stati trovati tre loro connazionali che dormivano, ma un totale appunto di dodici letti, tutti occupati stando agli affetti personali ritrovati. Probabilmente i rispettivi occupanti erano in quel momento (le 5.30 di mattino) al lavoro.
I proprietari sono stati multati per tremila euro perché nessuno dei tre egiziani presenti in quel momento era stato segnalato al Comune.
A Covo
Nella vicina Covo, è stato perquisito un appartamento appartenere a una famiglia di indiani, dove c'erano otto persone, in questo caso però segnalate al Comune per la residenza temporanea. In un altro appartamento, appartenente invece a un italiano, gli agenti hanno scoperto che erano stati sistemati sei letti. Anche in questo caso, nonostante la presenza di effetti personali, i letti in quel momento erano vuoti.
«Ostelli con la scusa della residenza temporanea»
Il sindaco di Covo Andrea Capelletti intervistato dal Corriere Bergamo ha spiegagto: «Situazioni come queste si riscontrano periodicamente e non sono figlie della mancanza di abitazioni ma della spregiudicatezza di qualcuno che vuole un facile guadagno creando degli ostelli con la scusa della residenza temporanea, quando non addirittura in nero. Come amministrazione siamo convinti che dove c’è controllo c'è sicurezza. Per questo siamo i primi a raccogliere segnalazioni dai cittadini e a chiedere l'intervento della Polizia locale. In questa logica abbiamo fatto già verificare tutte le abitazioni di aree sensibili come via Colleoni e via Padergnone».
Nella stessa operazione è stata ispezionata anche l'ex casa cantoniera di Romano dove avevano preso dimora due clandestini, uno del Camerun e uno del Marocco, entrambi con precedenti penali.