Il commento

In una settimana riscontrate dai Nas gravi irregolarità in 7 esercizi: «Raro registrare queste percentuali»

Dai carabinieri si segnala come un risultato del genere sia del tutto eccezionale in negativo. Multe in totale per 39mila euro

In una settimana riscontrate dai Nas gravi irregolarità in 7 esercizi: «Raro registrare queste percentuali»
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I carabinieri hanno segnalato come i Nas di Brescia nell'ultima settimana abbiano trovato, a Bergamo e provincia, una situazione anomala rispetto alle violazioni di sicurezza alimentare negli esercizi pubblici.

I militari hanno infatti riscontrato gravi irregolarità in ben sette attività, tali da rendere necessario l'intervento dell'autorità sanitaria che, in tre casi, ha addirittura disposto l'immediata sospensione del servizio. Risultanze registrate «in verità eccezionalmente, poiché percentuali del genere raramente si registrano nel corso delle ordinarie attività di controllo».

Serrande abbassate per degli esercizi

A chiudere le serrande per ripristinare condizioni appropriate sono stati costretti i titolari di due bar di Bergamo e di un minimarket di Romano di Lombardia. Nei loro frigoriferi, gli uomini dell'Arma hanno trovato alcuni alimenti (soprattutto pane e dolciumi) congelati «alla buona», all’interno di comuni buste per la spesa, e altri conservati senza alcuna indicazione in ordine ai tempi di preparazione e consumo. In totale sono un centinaio i chili di prodotti poi denaturati e smaltiti, perché potenzialmente pericolosi per il consumo umano.

Precarie anche le condizioni igieniche: le mancanze generalmente rilevate sono sporco diffuso e non rimosso da tempo oltre che presenza, sui piani di lavoro, di detersivi e materiali non attinenti all’attività alimentare. Un bar inoltre non aveva predisposto un documento obbligatorio per le aziende alimentari, necessario a stabilire proprio le più corrette prassi per mantenere alto il livello di sicurezza alimentare.

Multe per situazioni più lievi

È andata meglio ai gestori di un ristorante di Pedrengo e a un barista di Seriate, i quali, oltre a curare in maniera non proprio opportuna l’aspetto igienico del locale, avevano tralasciato di indicare nel menù gli allergeni, un altro importante aspetto da tenere in considerazione per tutelare la salute dei consumatori.
Le violazioni contestate, in totale, hanno comportato sanzioni amministrative per 39mila euro.