paura e rabbia

In via San Bernardino a Bergamo c'è un molestatore che lascia bigliettini aberranti

La donna destinataria della frase ha subito denunciato, indicando un possibile colpevole, ma la Polizia non ha potuto fare molto

In via San Bernardino a Bergamo c'è un molestatore che lascia bigliettini aberranti
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Una scritta rude, di quelle che lasciano una sensazione di schifo e di ribrezzo - ma pure di paura -, è quella che una donna si è ritrovata nel proprio box, in via San Bernardino a Bergamo, qualche giorno fa, tornando da lavoro. Il foglio con la frase che recita: «Ti voglio s*****e la tua vagina bagnata» è stato postato sul gruppo Facebook di "Sei di Bergamo Se..." dal fidanzato, con l'obiettivo di ammonire e allertare i residenti della zona.

Un fatto di cronaca inquietante, che si aggiunge alle denunce di diverse donne riguardanti uno sbandato che nella zona ovest della città assume atteggiamenti inappropriati (eufemismo) nei loro confronti, spaventandole a morte.

Un uomo sospetto

La donna ha subito denunciato alle autorità il fatto, indicando anche la persona che secondo lei potrebbe essere l'autrice del tremendo messaggio. Racconta: «Da ormai un anno, ogni giorno, vedo un uomo in area box. Mi è sempre sembrato sospetto, perché a qualsiasi ora passassi era sempre lì. Lo vedevo in continuazione seduto o nei pressi del suo motorino, intento spesso a fumare. Per lungo tempo non gli ho dato peso, pensando potesse essere, alla peggio, uno spacciatore». Poi, però, è arrivato il biglietto.

«Non può che essere lui»

«Quel giorno mi ero trattenuta di più in garage con dei miei amici, perché dovevo regalare loro una bicicletta. Ho visto che l'uomo ci stava osservando. Era l'unico lì oltre a noi - riprende il racconto la donna, arrivando al fatto chiave -. La sera, tornata da lavoro, mi accorgo che nel box c'era il biglietto con quella frase terribile. Ho pensato subito a lui: non poteva che essere lui. È l'unico che sa che quello è il mio box e l'unico che si aggiri nella zona».

Rimane la rabbia e la paura

È a questo punto che ha deciso di denunciare. La Polizia è intervenuta il giorno seguente sul posto, ha chiesto all'uomo - che si trovava proprio nelle vicinanze - le generalità e gli ha intimato di allontanarsi. «Continuava a ripetere che non era stato lui e che non aveva niente a che fare con il biglietto - racconta la donna -. Sono arrabbiata, perché la Polizia alla fine non ha fatto molto di concreto e continuo ad avere paura. Gli agenti mi hanno detto di segnalare di nuovo se lo vedo nel box, ma io lì sotto non ci voglio tornare. Sicuramente non da sola».

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