Criminalità

Incendio doloso in una rivendita auto di Treviglio: si segue la pista di una vendetta

I due titolari hanno dichiarato di non essere mai stati minacciati, ma le auto impregnate di benzina sono l’indizio di un rogo

Incendio doloso in una rivendita auto di Treviglio: si segue la pista di una vendetta
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Ingenti i danni provocati dall’incendio che, nella giornata di venerdì 6 maggio scorso, tra le 21 e le 22 ha distrutto diversi veicoli nella rivendita Facile Auto di Treviglio, in via Monte Sant’Elia: i Vigili del fuoco sono infine riusciti a domarlo, ma i danni andrebbero dai 50 ai 55 mila euro, con nove auto distrutte e diverse danneggiate, comunque tutte assicurate. Le fiamme sarebbero partite all’esterno del capannone dell’esercizio commerciale, di proprietà di due cittadini incensurati di origine marocchina, residenti nel Cremasco.

Il fatto che desta maggior scalpore è stato il rinvenimento di una ventina di macchine, scampate alla distruzione, cosparse di benzina: un indizio che lascerebbe spazio a pochi dubbi, portando gli investigatori sulla pista del rogo. I due titolari, tuttavia, intervistati dal Corriere della Sera Bergamo, hanno dichiarato di non aver ricevuto minacce nell’ultimo periodo e di non sapere davvero chi possano essere gli autori del gesto. L’attività ha due telecamere all’esterno e due all’interno, le cui immagini saranno acquisite dai carabinieri di Treviglio, che si stanno occupando delle indagini. L’ipotesi più accreditata per le forze dell’ordine è che si tratti di una vendetta, attuata da qualche rivale del settore e quindi la motivazione potrebbe essere economica e non personale.

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