Bilancio drammatico

La ricostruzione dell'incendio nella ditta a Costa di Mezzate, danni per milioni di euro

Le cause del violento rogo paiono accidentali: un tir che si è surriscaldato, oppure il verificarsi di una scarica elettrica

La ricostruzione dell'incendio nella ditta a Costa di Mezzate, danni per milioni di euro
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Quattro mila metri quadrati di un magazzino usato per lo stoccaggio delle merci e otto camion andati completamente distrutti, con danni che potrebbero aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro. A questo drammatico quadro si aggiungono 25 dipendenti che, al momento, non sanno cosa sarà del loro futuro.

È il bilancio del terribile incendio che intorno all'1.30 di venerdì 31 luglio ha avvolto l’azienda di trasporti di Saul Pezzotta, trasferitasi da Lallio a Costa di Mezzate un anno e mezzo fa. Dal rogo, scoppiato in locali affittati dalla Italtrans, si sono salvati soltanto gli uffici. Ad avvisare i titolari è stato un dipendente che passava in zona. Per domare le fiamme, sul posto erano intervenute 19 squadre dei vigili del fuoco, presenti con 50 uomini che sono rimasti all’opera fino alla sera di sabato 1 agosto.

Le cause dell’incendio paiono accidentali; l’ultimo camionista era rientrato alle 23.30 e a mezzanotte la guardia giurata non aveva notato nulla di sospetto. Per questa ragione, pare che un tir sia sospettato di essersi surriscaldato, dando origine a un processo di autocombustione, oppure che si sia verificata una scarica elettrica.

A scopo precauzionale, cinque famiglie del Burkina Faso e del Senegal residenti in una cascina che si trova nelle vicinanze del capannone andato a fuoco erano state evacuate e trasferite durante la giornata nella sede degli alpini. Inoltre, le altre aziende della zona avevano deciso di sospendere le attività e tra quelle adiacenti verranno eseguite verifiche per appurare eventuali danni provocati dalla bomba di calore.

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