La Lega non molla l’osso. Anzi, rilancia. L’inchiesta che ha scosso il sistema dell’accoglienza dei richiedenti asilo in Bergamasca rappresenta, dal punto di vista politico, un’arma importante per il Carroccio e non passa giorno che l’argomento non torni alla ribalta. Dopo la polemica di ieri (25 giugno), scatenata dalla pubblicazione di un’intercettazione tra la deputata dem Elena Carnevali e il numero uno della Cooperativa Ruah, oggi Alberto Ribolla, deputato e consigliere comunale della Lega, alza un’altra questione.
«La Cooperativa Ruah – scrive in un comunicato Ribolla – è stata il perno, con il suo personale, di un sistema architettato per portare avanti numerose condotte illecite, per le quali la magistratura sta indagando e riportate negli ultimi giorni dai giornali nazionali e locali. Il Comune di Bergamo nel 2016 ha conferito la Benemerenza Civica alla Cooperativa Ruah. È evidente che sia necessario revocare immediatamente la Benemerenza Civica a una cooperativa che non solo ha truffato lo stato attraverso la falsificazione di atti e di registri ma che ha anche sfruttato i propri ospiti attraverso lavori in nero e sottopagati. La Lega ha sempre denunciato il business dell’immigrazione e l’ente Comune di Bergamo, già coinvolto nelle indagini per il tramite di alcuni Assessori e funzionari, non può esimersi dal prendere le distanze da questo sistema».
Una posizione che può essere condivisa o meno, ma che necessita di una precisazione: i vertici della Ruah, al momento, sono soltanto indagati. Nei loro confronti, così come per la maggior parte delle persone coinvolte dall’inchiesta, non sono stati emessi provvedimenti di misure cautelari e dunque non c’è ancora alcuna prova di condotta illecita. Dal punto di vista etico e politico, invece, ogni tesi è ovviamente sostenibile.