Aereo Ryanair con le gomme scoppiate a Orio, disagi per oltre 25mila passeggeri
Cancellati 129 voli e dirottati 34. Forse anche la Procura avvierà approfondimenti e il Codacons ha annunciato un esposto
La riapertura della pista di volo all'aeroporto di Orio, dopo l'incidente di ieri mattina (martedì primo ottobre) nel quale sono esplosi gli pneumatici di un aereo Ryanair, è avvenuta la scorsa serata alle 19.30.
Il ripristino della pista
Le operazioni, come spiegato da Sacbo, sono riprese regolarmente con l’atterraggio del volo Norwegian, in arrivo da Helsinki. La pista di volo era rimasta chiusa dalle 8 del mattino, perché resa inagibile per una lunghezza di 450 metri dal solco lasciato dal velivolo, dopo appunto lo scoppio delle quattro gomme del carrello posteriore, in fase di atterraggio, del volo Ryanair FR 846, proveniente da Barcellona El Prat. Grazie all'abilità del pilota, non si è avuta nessuna conseguenza per i 161 passeggeri e i membri dell’equipaggio.
Lo scorso pomeriggio, la società Ryanair ha inoltre diffuso una precisazione rispetto a quanto accaduto: «Il volo ha avuto un problema con gli pneumatici all'atterraggio all'aeroporto di Milano Bergamo - ha dichiarato -. I passeggeri sono sbarcati normalmente e l'aereo è stato ispezionato dagli ingegneri, che stanno attualmente lavorando sull'aereo in modo che possa tornare in servizio».
I successivi lavori di ripristino della pavimentazione, eseguiti dopo la rimozione dell’aeromobile rimasto fermo in pista, poi spostato in un vicino hangar, hanno richiesto un certo tempo per poter ripartire in sicurezza con le manovre. Grazie comunque all’intervento di tecnici specializzati, con la supervisione del personale dello scalo e dei vigili del fuoco, le operazioni sono state condotte in maniera piuttosto celere.
La riapertura
Si è quindi proceduto alla fresatura della pavimentazione ammalorata, all’asfaltatura e al ripristino della segnaletica orizzontale, con a seguire i test di collaudo della pista, che hanno permesso di riprendere le operazioni di volo. «In poco più di sei ore è stato eseguito un lavoro che normalmente richiederebbe un tempo di gran lunga superiore» ha sottolineato Giovanni Sanga, presidente di Sacbo.
«Un eccellente lavoro di squadra, iniziato con l’immediato intervento dei vigili del fuoco e il contributo del personale tecnico e operativo dell'aeroporto, nonché delle ditte specializzate incaricate - ha affermato -. Ai passeggeri in attesa, molti dei quali hanno dovuto rinunciare al viaggio, la nostra solidarietà e il ringraziamento per la loro comprensione. Un particolare riconoscimento all’opera di assistenza svolta dal personale delle società di handling in aerostazione, oltre che senso di gratitudine alle forze dell’ordine presenti nello scalo e a quanti svolgono il loro lavoro nei servizi aeroportuali».
L'inchiesta sull'accaduto
Nel frattempo, a indagare su quanto avvenuto sono sia i tecnici dell'Autorità nazionale per la sicurezza del volo, che la polizia di frontiera di Orio. Chi era a bordo, secondo quanto riportato oggi da L'Eco di Bergamo, avrebbe sentito un primo scoppio pochi istanti dopo che il Boeing aveva toccato terra e, dopo qualche secondo, un altro. I carrelli sono strisciati per qualche centinaio di metri sulla pista, provocando un solco di un centimetro che ne ha richiesto il ripristino.
Una delle ipotesi è che sia avvenuto un malfunzionamento dell'impianto frenante, con gli pneumatici del carrello di destra a squarciarsi, seguite poi da quello a sinistra. Pare che nessuna spia si fosse accesa né prima, né durante il volo. Il comandante ha in seguito chiesto l'intervento dei mezzi di soccorso e si è attivata la procedura d'emergenza.
Dall'incidente sono derivati disagi per 163 voli sui 308 programmati ieri a Orio, di cui 74 cancellati e 17 dirottati in partenza e 55 cancellati e 17 dirottati in arrivo. Ad avere problemi, quindi, oltre 25mila passeggeri, dei quali ventimila per i voli cancellati e cinquemila per i dirottati. Risulta probabile che anche la Procura avvierà un'indagine parallela a quella dell'Autorità nazionale del volo, inoltre il Codacons ha annunciato un esposto per l'episodio.
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha seguito per tutta la scorsa giornata le procedure di ripristino della pista e ha espresso gratitudine a tutti coloro che sono intervenuti nell'emergenza.
Vogliamo parlare, dei DISAGI, che questa struttura, crea e reca altro che a 25.000 PERSONE, ma a MOLTE E MOLTE DI PIU', e questo sta accadendo, non da una mezza giornata, bensì da ANNI e ANNI, e con il benestare delle istituzioni. Le istituzioni, che dovrebbero TUTELARE IL CITTADINO, sono in questo caso, CONTRO IL CITTADINO. COMPLIMENTI!!!!!!! Leggere poi, che il " ministro " dei trasporti, ha seguito in prima persona, l' avvenimento, compresi i lavori, fa venire la pellagra, e non solo!!!!!
A noi è da un po’ che sono scoppiate le palle con tutti questi voli. Aspettiamo che ce le aggiustino in fretta.