Inter-Atalanta, il caos dei biglietti Ma la colpa è solo dei milanesi

Domenica 23 agosto, fischio d’inizio alle ore 20.45, l’Atalanta farà il suo esordio in campionato allo stadio Giuseppe Meazza di Milano contro l’Inter. La vicinanza tra le due città è sicuramente favorevole per chi intende muoversi in trasferta e seguire dal vivo l’esordio numero 55 della Dea nella massima serie, ma negli ultimi giorni sono parecchi i tifosi che segnalano grandi problemi per l’acquisto dei biglietti.
Settore ospiti e tessere non censite. Il settore riservato ai tifosi bergamaschi è il terzo anello blu. Da ormai alcuni anni gli ospiti di Inter e Milan vengono sistemati lì e l’Inter attraverso il sito ufficiale ha comunicato che gli altri due settori che compongono il terzo anello saranno chiusi al pubblico (rosso e verde non sono in vendita). Dunque nella zona più alta dell’impianto milanese ci saranno solo atalantini. Dal portale di riferimento per gli acquisti dei tagliandi (www.vivaticket.it) è molto difficoltoso se non impossibile riuscire a comprare il biglietto, che costa 20 euro più i diritti di prevendita. Per accedere al settore ospiti, come da normativa vigente, è necessario essere in possesso della tessera del tifoso e come è purtroppo spesso capitato in passato per le avversarie dei nerazzurri che distribuiscono i biglietti su questo circuito (diverso da Lottomatica, quello usato dall'Atalanta e dalla maggioranza delle compagini di serie A) ci sono alcuni problemi di censimento delle Dea Card.
La responsabilità è tutta dell’Inter. Qualche appassionato ha dato la colpa alle Dea Card appena rinnovate, altri ancora sono convinti che sia colpa della società bergamasca e della mancata comunicazione dei dati al server centrale della Questura. La situazione, invece, è un po’ diversa. La responsabilità dell’evento e della relativa vendita di biglietti è della società ospitante, in questo caso l’Inter. Ci sono tifosi che non riescono ad acquistare il tagliando nemmeno con tessere del tifoso atalantine in scadenza nel 2017 (quindi non quelle appena rinnovate che scadranno nel 2020) e nemmeno con la tessera FIGC chiamata “Vivo Azzurro”, una sorta di tessera del tifoso nazionale che dovrebbe garantire l’accesso indipendentemente dalla squadra che organizza la gara. Il problema è che le tessere del tifoso di tutta Italia vengono censite all’interno del cervellone della Questura, e i sistemi di distribuzione dovrebbero essere sempre allineati. Purtroppo, questo allineamento non è sempre garantito e capitano problemi come quelli che stanno riscontrando i tifosi negli ultimi giorni. Chi ha contattato l’Inter per avere informazioni si è sentito rispondere che non dipende da loro ma dalle Dea Card: la verità è che il sistema Vivaticket (sia per la vendita on-line che per quella nel Box-Office di Bergamo) ha problemi e non riconosce tessere attive e regolarmente censite in Questura.
La soluzione del problema e la posizione dell’Atalanta. Il problema è ben noto anche all’Atalanta. Il responsabile della biglietteria bergamasca, Roberto Pano, è da alcuni giorni molto attivo e in stretto contatto con l’Inter e sta cercando di dare una mano per sbloccare la situazione che non dipende in alcun modo dalla società orobica. Alla partita manca ormai molto poco e anche quei tifosi che pensavano di comprare i biglietti del secondo anello blu (acquistabili solo se non si è residenti in provincia di Bergamo) senza tessere dal tifoso per poi salire nel settore ospiti non potranno farlo: sia sul sito dell’Inter che sul portale VivaTicket, quel settore non è disponibile. L’anno scorso, la soluzione del problema arrivò proprio a ridosso della partita. Nelle prossime ore è certo che continueranno i contatti tra Atalanta ed Inter per trovare una via d’uscita e permettere a tutti di acquistare i biglietti per il settore ospiti.