Istituito un fondo di solidarietà per le famiglie da 250 mila euro
Per le attività commerciali è stata sospesa la tassa di soggiorno, cancellati tre mesi di tassa dei rifiuti e nessun costo aggiuntivo per l'occupazione di suolo pubblico.

Sarnico ha predisposto un piano di aiuto concreto per uscire dall’emergenza economica causata dal Covid. Commercio e famiglie sono al centro del progetto di rilancio. Il piano prevede una contrazione delle spese, di cui il Comune si farà carico con le minori entrate previste rispetto alle diverse tasse, che verranno cancellate o spostate nel tempo, dando così agio alle diverse realtà di poter riprendere con un po’ di serenità. Il sindaco Giorgio Bertazzoli ha presentato in sintesi quanto deciso dalla sua amministrazione. Innanzitutto è stata unificata in un un’unica voce di imposta Imu+Tasi, la cui scadenza viene prorogata per tutti al 31 dicembre di quest’anno. Anche i rifiuti (la Tari) si pagheranno alla fine dell’anno. Per queste voci saranno mantenute le stesse tariffe. Gli operatori del turismo non dovranno pagare la tassa di soggiorno che per quest’anno è stata sospesa (da questa voce il Comune avrebbe incassato 25 mila euro). Bar e ristoranti potranno occupare il suolo pubblico senza costi aggiuntivi, mentre per gli ambulanti del mercato l’esenzione è del 50 per cento. 50 mila euro saranno messi dal Comune, e 50 mila dallo Stato. Inoltre per le attività commerciali costrette alla chiusura per decreto, si vedranno scontare tre mesi la tassa dei rifiuti, ovviamente non sono comprese quelle attività che hanno sempre lavorato. In questo caso il sostegno complessivo è di oltre 100.000 euro.
«Per tutte le nostre famiglie in difficoltà - sottolinea il sindaco - è stato istituito un Fondo di solidarietà di oltre 250.000 euro che servirà, presentando il modulo Isee e interfacciandosi con i Servizi sociali, ad agevolazioni e sconti affitti e bollette e, ove necessario, al sostegno buoni spesa, reddito ed emergenza sfratti. Inoltre, per la ripresa dell’anno scolastico, faremo fronte a nuove necessità in seno all’asilo e all’Istituto comprensivo. Stiamo collaborando assiduamente con la parrocchia per un sostegno concreto, di coordinamento, spazi e fondi ulteriori da destinare alla ripresa del CRE estivo a beneficio dei ragazzi, oltre che all’aiuto costante alla Caritas e al Centro di Primo ascolto».