L'albero che fa impazzire le capre ma ingolosisce tutta la cosmesi

La cosmesi impazzisce per l’olio di Argan e lo propone in tutte le salse ai suoi clienti, uomo e donna. Si trova allo stato puro o come componente principale di creme e pomate, è molto pubblicizzato e riceve ottime recensioni da parte di chi ne è consumatore. Ma forse pochi sanno da dove proviene, come è ottenuto e quali sono tutte le sue proprietà.
L’albero di Argania. Senza di lui non avremmo nessuno dei benefici procuratici dal prezioso olio. Quello di Argania è uno dei più antichi e più longevi alberi che siano mai cresciuti sul nostro pianeta: comparso circa 80 milioni di anni fa nell’attuale Marocco meridionale, dove continua a crescere, può vivere fino a 200 anni. Un tempo le sue foreste ricoprivano milioni di ettari, ma l’abbattimento indiscriminato dei suoi esemplari lo ha messo seriamente a rischio. I boschi di Argania venivano rasi al suolo per fare spazio all’edilizia, alle infrastrutture e per sfruttare il suo legno e le sue foglie, molto apprezzate dalle greggi di pecore. Fortunatamente, l’Unesco ha dichiarato Riserva Naturale la regione dell’Atlante settentrionale, quella in cui crescono queste piante, e ha così contribuito a rallentare il diboscamento selvaggio. Attualmente, il 65 percento della superficie del Marocco sudoccidentale è ricoperta dagli alberi di Argania. I visitatori si stupirebbero alla loro vista: spesso, infatti, i loro rami sorreggono intere greggi di capre, particolarmente ghiotte dei frutti giallo-arancioni, molto simili alle olive.
Un albero che fa cultura. Per le popolazioni berbere, gli alberi di Argania sono fondamentali. Ogni loro più piccola parte torna utile, dalle radici fino alla punta dei rami più alti, proprio quelle parti che proteggono il suolo dalla desertificazione e lo mantengono fertile. Il legno è usato per farne carbone e per le opere di falegnameria. Le foglie e la polpa dei frutti vanno agli animali. Il nocciolo dei frutti, infine, è trasformato in olio, sia alimentare che cosmetico. Agli ospiti, insieme al the e al miele, viene offerto anche l’olio di Argan: è un dono prezioso, che in molti chiamano l’“oro liquido del Marocco”. Il lavoro legato alla cura e alla lavorazione dei frutti dell’Argania ha contribuito ad arrestare i flussi migratori dalle campagne verso le città e ha portato alla nascita di molte cooperative, soprattutto, se non esclusivamente, femminili.
Un albero che dà lavoro. Tutte le piante di Argania sono di proprietà dello Stato marocchino, ma i frutti sono venduti dalle cooperative. In un anno, mediamente, un albero produce tra i 50 e i 150 chili di frutti. Le piccole olive giallastre vengono fatte seccare al sole e poi, con l’ausilio di una macchina, si staccano le scorze. Si separa quindi la polpa dal nocciolo e, mentre la prima è venduta come foraggio, il secondo è lavorato ulteriormente. Da trenta chili di frutti si ricavano circa due chili di mandorle: queste sono contenute all’interno del nocciolo, di solito si trovano in coppie, o in gruppi di tre. Le mandorle destinate ad essere trasformate in olio alimentare sono torrefatte, mentre quelle per l’olio cosmetico sono pressate a freddo (la temperatura non deve superare i 40°C), con metodo meccanico o artigianale, tramite una pressa di pietra. Occorrono molte mandorle per ottenere l’olio: ben due chili e mezzo per un solo litro. A questo punto, il liquido viene filtrato e può essere messo in commercio.
Olio alimentare e olio cosmetico. L’olio di Argan è molto usato nella cucina berbera. Dotato di un gradevole aroma di nocciola, serve per insaporire il pane e le insalate, ma anche per cucinare l’amlou, una particolare pasta di mandorle che viene mangiata durante la prima colazione. L’olio ottenuto dall’Argalia ha un alto valore nutrizionale, agisce contro il colesterolo e contro i problemi cardiovascolari. È stato provato, infatti, che riduce del 50 percento i problemi di ipertensione. Le sue virtù dipendono dalla particolare composizione chimica che lo contraddistingue: per l’80 percento è costituito da acidi grassi insaturi, poi da vitamine e da tacoferoli. Ecco perché l’olio d’Argan, quello usato nei cosmetici, è così richiesto: le sue proprietà lo rendono adatto per combattere la disidratazione della cute, per ridonare elasticità alla pelle, per contrastare gli eczemi e il famigerato invecchiamento cellulare. Applicato sui capelli, inoltre, pare che riduca il rischio di caduta.