La sentenza

La cella nel carcere di via Gleno è troppo piccola: risarcito con settemila euro in Cassazione

Un cittadino straniero aveva fatto ricorso per il periodo passato in 2,6 metri quadrati «senza sussistenza di fattori compensativi»

La cella nel carcere di via Gleno è troppo piccola: risarcito con settemila euro in Cassazione
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Confermato dalla Cassazione il risarcimento, pari a settemila euro, che lo Stato dovrà versare a un cittadino di origine straniera, detenuto nel carcere di Bergamo per due anni e cinque mesi. Il motivo? Ha fatto causa per  la «detenzione attuata in condizioni inumane e degradanti».

Una cella troppo piccola

L'uomo, come riportato oggi (lunedì 25 settembre) da Il Giorno, ha infatti motivato la sua azione legale con gli 878 giorni passati in via Gleno in una «camera di pernottamento» (quindi una cella) di 2,6 metri quadrati «senza la sussistenza di fattori compensativi».

Il tribunale di sorveglianza di Brescia, a cui aveva presentato ricorso, gli aveva quindi dato ragione, stabilendo il risarcimento per il periodo passato in quella situazione, pari a otto euro al giorno. Tuttavia, il Ministero della Giustizia aveva impugnato il provvedimento dei giudici bresciani e portato la questione in Cassazione, dove però la Corte ha rigettato il ricorso e riconosciuto la legittimità del risarcimento.

Il ricorso del Ministero

Nell'opporsi, il Ministero aveva spiegato che le camere di detenzione erano dotate di finestre, così come i bagni che garantivano riservatezza e le docce che erano dotate di acqua calda. Il detenuto, inoltre, poteva fruire della cosiddetta "custodia aperta" dalle 8.30 alle 20.30, ovvero poteva rimanere fuori dalla cella e inoltre aveva facoltà di passeggiare in cortile per quattro ore al giorno.

L'uomo aveva poi svolto attività lavorativa di inserviente in cucina durante il periodo di detenzione, per cui a essere contestata era la definizione delle condizioni come appunto «inumane e degradanti».

La tesi è stata però contestata dal procuratore generale della Cassazione, che ha ritenuto corretta la conclusione del Tribunale di sorveglianza, che aveva stabilito come la permanenza in uno spazio di meno di tre metri quadrati era stato particolarmente ampio.

Commenti
Pezzotta Aurora

Penso che la magistratura ci distruggerà prima di chiunque altro...

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