Stava costruendo un ascensore in spiaggia

La Costa Azzurra caccia re Salman Ma ora chi li paga i suoi debiti?

La Costa Azzurra caccia re Salman Ma ora chi li paga i suoi debiti?
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Doveva essere una vacanza di un mese quella di re Salman d’Arabia Saudita in Francia. Invece, dopo una settimana in Costa Azzurra, il sovrano ha fatto i bagagli e se ne è andato. Con lui le circa mille persone al seguito, che erano dislocate nei vari hotel della zona. Probabilmente se ne è andato in seguito alle polemiche sulle concessioni che il governo francese gli aveva fatto. Alloggiava in una villa faraonica, la stessa dove vennero celebrate, nel 1948, le nozze tra Rita Hayworth e il principe Aly Khan del Pakistan. Fu proprio da loro che la famiglia saudita acquistò la residenza, chiamata Castello dell’Aurora, nel 1979. Negli anni la villa ha ospitato personaggi come Winsotn Churchill, ma mai nessuno aveva fatto le richieste di re Salman.

 

re salman

 

La villa e la spiaggia, privata. Una villa fronte mare, che si affaccia dall’alto sulla piccola spiaggia de Le Mirandole, generalmente frequentata da naturisti. Il re, per avere un accesso privato alla spiaggia, aveva chiesto che venisse installato un ascensore. Non solo: tra i suoi desiderata c’era anche la chiusura della spiaggia al pubblico. Annidata tra la ferrovia e le acque del Mediterraneo, la proprietà della famiglia reale saudita si estende per un chilometro e su tutto il litorale prospiciente era stato chiesto che venisse vietato l’accesso e proibita la navigazione nei 300 metri di mare che fronteggiano il litorale. Tutte cose a cui la Francia aveva acconsentito, suscitando lo sdegno dei residenti e di tutti i cittadini. In 150mila, tra abitanti, sindaci e amministratori, hanno firmato una petizione online per dire no alle richieste del re. Che, però, pare fossero dovute a ragioni di sicurezza, dato che il ministero dell’interno francese aveva previsto anche la militarizzazione dell’aera. Ma in Francia è vietato privatizzare i litorali e i residenti si sono attaccati a questo cavillo per far valere le proprie ragioni.

La partenza e i debiti. Per troncare sul nascere le polemiche il re ha deciso di interrompere la vacanza, anche se fonti ufficiali saudite dicono che era già tutto previsto. Spiaggia riaperta e ascensore smontato. A questo punto, però, si insinua un dubbio: siamo proprio sicuri che la spiaggia sia l’unico motivo della contesa? In realtà ad alimentare le polemiche c’è anche il fatto che il sovrano saudita dovrebbe al governo francese circa 3,7 milioni di euro di spese sanitarie. L’accusa arriva da un redattore di Charlie Hebdo, miracolosamente scampato agli attentati di gennaio, Patrick Pelloux. Secondo il giornalista, che è anche un medico, re Salman e molti altri dignitari dell'Arabia Saudita, inclusi funzionari e diplomatici, hanno beneficiato di cure mediche in Francia senza mai pagare neanche un centesimo. Del resto, si sa, la sanità transalpina è al primo posto nella classifica dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in fatto di qualità ed efficienza. Ma per Pelloux (e non solo) pagare il debito è un «gesto di educazione».

 

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[I discussi lavori voluti da re Salman sulla spiaggia de Le Mirandole]

 

Crediti record e accordi. La cifra di 3,7 milioni di euro diventa però irrisoria se si considera che gli ospedali parigini vantano crediti per circa 118 milioni di euro, per il solo 2014, nei confronti dei diplomatici di tutti i Paesi del mondo. E risulta ancora più irrisoria se si osserva che a giugno scorso Arabia Saudita e Francia hanno siglato accordi per un ammontare complessivo di 12 miliardi di dollari. In particolare ci si riferisce all’acquisto di 23 elicotteri Airbus H145, del valore di 500 milioni di dollari, e potenzialmente di due reattori nucleari: un chiaro segno di come i sauditi vogliano rafforzare le proprie capacità militari mentre si sta guidando una coalizione nei confronti degli estremisti nel vicino Yemen.

Destinazione Marocco. Intanto però la certezza è che re Salman ha lasciato la Francia e si è diretto in Marocco, a Tangeri, con un volo privato. Qui, vicino alle Colonne d’Ercole, l’ottantenne sovrano possiede una residenza magnifica e inaccessibile che si affaccia su uno dei luoghi più suggestivi del pianeta. Domina infatti proprio quel punto nel quale Mediterraneo e Atlantico si incrociano mischiando eternamente le loro acque. Un paesaggio che, speriamo, gioverà alla sua salute.

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