La Dentix è ufficialmente fallita. Centinaia i clienti rimasti a bocca aperta
Il 17 febbraio prossimo ci sarà la prima udienza per esaminare e accogliere le domande di ammissione al passivo. Per presentarle c'è tempo fino al 18 gennaio.
La Dentix è ufficialmente e definitivamente fallita lasciando i clienti letteralmente a bocca aperta. È proprio il caso di dirlo, visto che in parecchi casi i pazienti della clinica delle cure dentarie sono stati abbandonati con lavori a metà o, in alcuni casi, addirittura privi di denti e con l’impegno finanziario preso, in alcuni casi del valore di decine di migliaia di euro. La questione sta andando avanti ormai da parecchi mesi, da quando con il primo lockdown, della Primavera scorsa, Dentix ha abbassato le saracinesche e non le ha più rialzate. «Da giugno, ovvero da quando è scoppiato il caso, stiamo seguendo i pazienti che sono rimasti senza cure dopo l’improvvisa chiusura dei centri Dentix. Parliamo di situazioni estremamente delicate – racconta Mina Busi, presidente Adiconsum Bergamo -, sia dal punto di vista sanitario (molte persone lamentano forti dolori e problemi di salute), sia dal punto di vista economico, perché c’è chi ha pagato anche oltre 10mila euro per un intervento mai completato e, in alcuni casi, nemmeno iniziato. Al riguardo, abbiamo invitato le finanziarie a farsi carico della situazione con convenzioni per permettere ai clienti di completare le cure senza costi aggiuntivi. A tal proposito, Cofidis ha inoltrato un piano di intervento presso una struttura Dental Pro di Curno, mentre Deutsche BK dirotta su Cliniche Gavazzeni e Habilita S. Marco. Le altre stanno prendendo tempo, fermo restando che spetta al consumatore scegliere il professionista a cui affidarsi. In alcuni casi abbiamo fatto ricorso all’ABF (arbitro bancario finanziario) per la risoluzione del contratto di finanziamento, chiedendo la restituzione di quanto versato per inadempienza contrattuale ex art. 125 quinquies T.U.B.-LGS 385/93. Ci sono parecchi casi di persone che hanno pagato in contanti e quindi queste dovranno fare insinuazione al passivo. Il prossimo 17 febbraio si terrà la prima udienza in cui il curatore fallimentare e il giudice delegato esamineranno le prime domande di ammissione al passivo».
Dentix Italia aveva presentato un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della società per la riapertura delle cliniche con il primario obiettivo di completare i trattamenti odontoiatrici dovuti ai pazienti e, allo stesso tempo, trovare gli accordi opportuni per salvare le sedi. Un piano rigettato dal Tribunale ordinario di Milano, che ha dichiarato il fallimento. Ora che la Dentix Italia è stata dichiarata fallita, Adiconsum invita tutti i consumatori che vantano crediti nei confronti della Dentix Italia a rivolgersi presso le proprie sedi per ricevere assistenza. I clienti Dentix devono quindi o fare domanda di insinuazione al passivo al giudice fallimentare o fare ricorso all’ABF per cercare di riavere quanto pagato per cure mai ricevute o non ultimate. Oltre all’ambito civile, ci potrebbero essere risvolti anche in sede penale. Per presentare le domande c’è tempo fino al prossimo 18 gennaio.