Si risparmierà tempo

Fare la fila al Cups, senza farla Innovativa app al Papa Giovanni

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Diciamolo subito: le liste d'attesa per visite ed esami non subiranno modifiche. Non si ridurranno i tempi per ottenere l'agognato appuntamento. Ma, almeno, non si dovrà stare in coda per averlo, l'appuntamento. Il Papa Giovanni XXIII, prima azienda ospedaliera in Bergamasca, segue la linea tracciata dall'Asl di Viterbo, dall'Humanitas di Rozzano e da tre nosocomi romani (Policlino Gemelli, Bambino Gesù, ospedale israeliano), puntando su Qurami, una app che permette di fare la fila stando comodamente seduti sul divano di casa propria o al tavolino di un bar. Consente infatti di prendere il numeretto per la fila tramite smartphone, conoscere in tempo reale il numero esatto di persone davanti a sé e il tempo di attesa stimato e ricevere una notifica all'avvicinarsi del proprio turno.

 

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Quando entrerà in funzione. Al momento la app è in fase di test, per l'ospedale cittadino, ma a novembre dovrebbe essere già utilizzabile per l'accesso al Centro Prelievi. Preso quotidianamente d'assalto: nel 2015 sono stati 240mila i pazienti che vi si sono rivolti. In una seconda fase l'innovazione sarà estesa al Cups, dove gli accessi, l'anno scorso, sono stati 930mila. Se anche una piccola percentuale di queste persone sceglierà la fila telematica, l'intera utenza né riceverà benefici.

 

 

Come funziona Qurami? Una volta aperta l’applicazione sul proprio smartphone e essersi geo-localizzati, si sceglie la struttura nella quale si vuole andare - appare anche una mappa con navigatore per raggiungerla, oltre a una serie di informazioni quali numero di telefono, sito o pagina Facebook - e si verifica in tempo reale il numero di persone in fila. Si sceglie il servizio desiderato e si prende il “numeretto elettronico”, del tutto equivalente al biglietto cartaceo che si prenderebbe in loco e perfettamente inserito nel flusso degli stessi. Si aspetta il proprio turno con la libertà di dedicarsi a ciò che più si desidera mentre notifiche personalizzate segnaleranno l’avanzamento della fila e il momento in cui recarsi allo sportello. L’uso di Qurami permette di risparmiare tempo, ottimizzare gli impegni e facilitare gli spostamenti urbani. Per questi motivi è riconosciuta come una delle innovazioni più interessanti nel panorama delle soluzioni per le smart cities del futuro.

Le strutture nelle quali è attiva. Attualmente è possibile utilizzare Qurami in oltre 100 strutture in tutta Italia. In questi anni l’applicazione ha dimostrato una grande versatilità e flessibilità d’uso che le hanno permesso di ampliare il proprio raggio di clientela: uffici pubblici, aziende, università, ospedali, negozi e banche. Alcuni tra i principali clienti, oltre alle strutture sanitarie già citate: i Comuni di Roma, Milano, Firenze e Trieste; la
Camera di Commercio di Milano; il Centro per l’Impiego della provincia di Torino e il Centro Riscossioni del capoluogo piemontese; le università La Sapienza, Roma Tre, Luiss, Tor Vergata” e l’ateneo di Padova.

Bussola digitale, a seguire. C'è un'ulteriore app già pronta per essere inserita nel sistema multimediale con cui l'azienda ospedaliera intende interfacciarsi più agilmente con l'utente: Aurora, una sorta di bussola digitale che aiuta a orientarsi e relazionarsi con ciò che ci circonda. Ideatori del progetto Matteo Bassotto, 23enne di Alzano Lombardo, insieme a Mattia Vitali, 29enne di Pedrengo. «Utilizzando Aurora all’Ospedale di Bergamo - spiega Bassotto – è possibile ricevere informazioni su come raggiungere una sala, evadere una pratica nel minor tempo possibile e avere info in tempo reale sulla coda allo sportello. Di conseguenza si può fare il biglietto, controllare lo stato di avanzamento della coda sul telefono e nel frattempo andare a bere un caffè».

 

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