Nello scalo bergamasco solo Dhl e Ups

La fusione tra FedEx e Tnt (per Orio non cambierà nulla)

La fusione tra FedEx e Tnt (per Orio non cambierà nulla)
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Il gruppo statunitense FedEx, società specializzata in spedizioni espresse internazionali, acquisterà la concorrente TNT Express per 4,4 miliardi di euro. Quest’unione è stata resa nota con un comunicato congiunto messo online dalle due società. FedEx ha fatto un’offerta interamente in contanti quotando a 8 euro ogni azione del gruppo olandese. L’improvvisa fusione, che farà nascere un vero e proprio colosso mondiale del settore, arriva dopo che la Commissione europea aveva bocciato un'altra operazione simile, quella tra TNT e l'altro gruppo americano Ups. Quest'ultima avrebbe violato le regole della concorrenza nel settore dei corrieri, problema che non sussiste invece con la FedEx vista la sua scarsa presenza sul mercato europeo.

La dichiarazione. «Noi crediamo che questa acquisizione strategica aggiungerà un valore significativo per gli azionisti FedEx, i membri del team e i clienti di tutto il mondo», ha spiegato Frederick Smith, presidente e Ceo di FedEx. «Questa operazione ci permette di ampliare rapidamente il nostro portafoglio di soluzioni di trasporto internazionale per sfruttare delle tendenze di mercato e continuando soprattutto la crescita complessiva dell'e-commerce, mantenendo salda la posizione di FedEx per una maggiore crescita redditizia a lungo termine».

 

 

Nessun cambiamento per Orio. Da diversi anni l’aeroporto di Orio al Serio può vantarsi di essere sul podio degli scali italiani per volumi di merce movimentata. Qui però la FedEx non è presente mentre Tnt lo era solo fino a una decina di anni fa con un piccolo magazzino. Quindi, la recente fusione non coinvolge in alcun modo i processi e gli interessi dello scalo bergamasco. Le due società di spedizioni operative a Bergamo sono la Dhl e la Ups. La prima ha recentemente rinnovato il contratto che le permette di utilizzare le piste e i magazzini di Orio, mentre la seconda è lì operativa dalla fine degli anni Ottanta.

La storia. FedEx nasce grazie ad alcune brillanti intuizioni di un giovane studente della Yale University: Frederick W. Smith. Credeva che nella moderna società elettronica ogni minuto avesse un importante valore economico, ragion per cui non bisognava sprecare neppure un secondo a propria disposizione. A partire da questa riflessione si era concentrato sul mondo delle spedizioni merci, convinto che fosse necessario implementare l’uso del trasporto aereo, modalità che al tempo non era ancora all’ordine del giorno. E così nel 1971 Frederick W. Smith, fonda la FedEx, investendo una cifra che si aggira intorno ai 4 milioni di dollari. Il suo obiettivo era creare una società strutturata in modo che potesse potenzialmente distribuire e consegnare pacchi durante la notte in tutto il mondo. E il sogno, alla fine, si è stato completamente realizzato, visto che oggi questo brand è uno dei principali leader nel settore delle consegne nazionali e internazionali.

 

 

La crisi e quel viaggio a Las Vegas. A solo tre anni di distanza dalla sua fondazione, però, la FedEx si trovò di fronte ad un serio momento di crisi, dovuto, in particolar modo, al caro carburanti indotto da una delle tante periodiche crisi petrolifere. La situazione era tragica, il suo fallimento era già scritto. Perdeva un 1 milione di euro al mese, senza che nessuna società creditizia fosse in alcun modo disposta a fornirle qualche prestito. Si arrivò al punto in cui nelle casse della società rimanevano solo 5 mila dollari. Ma in breve tempo la situazione cambiò radicalmente, ancora una volta, grazie al coraggio del suo fondatore. Prelevò quella piccola cifra e volò a Las Vegas giocandosi quei soldi a un tavolo di blackjack. Da 5 divennero 32mila e così riuscì a coprire le spese di carburante per qualche settimana. Dopo quell’azzardo Smith riuscì poi a trovare nuovi finanziatori e investitori in grado di risanare i conti dell’azienda, facendola diventare una tra le più grandi società di spedizioni espresse del mondo.

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