La guerra della Raggi ai centurioni

Ora che il Colosseo si appresta a superare la soglia dei 7 milioni di visitatori annui, la questione si fa davvero delicata: permettere o non ai famosi “centurioni” di sostare davanti all’area archeologica più visitata del mondo per offrire le loro prestazioni ai turisti: i “centurioni” non sono altro che quelle persone che da anni si sono inventati una professione vestendosi da soldati dell’antica Roma e proponendo ai turisti una foto insieme a pagamento (a volte anche a 50 euro). La sindaca Raggi nel luglio del 2016 aveva emesso un’ordinanza che impediva quest’attività in luoghi già superaffollati e di grande bellezza. Anche il prefetto Tronca, il commissario che aveva gestito il Comune dopo la caduta del sindaco e in attesa delle elezioni, nel dicembre 2015 aveva emesso una simile ordinanza: il che fa capire come la guerra ai centurioni non sia semplicemente un’impuntatura della sindaca grillina.
Ad aprile scorso però il Tar aveva annullato l’ordinanza e così i centurioni, liberati dalla minaccia di una multa anche di 400 euro, avevano ripreso le loro attività. Ma la sindaca non si è data per vinta. Così venerdì ha emesso una nuova ordinanza, che come spiega una nota del Campidoglio si avvale di quanto stabilito dal decreto legge n.14 del 20 febbraio 2017, in base a cui «il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare specifici provvedimenti finalizzati a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana». Chiara la motivazione del provvedimento: «L’attività dei soggetti in costume, nelle aree dove la concentrazione di turisti è maggiore, influisce negativamente sulla circolazione stradale e impedisce la piena godibilità dei monumenti e delle bellezze paesaggistiche della città. L'attività è inoltre stata più volte condotta con modalità inopportune, insistenti e, talvolta, aggressive dei confronti dei visitatori». Così i “professionisti del gladio” come vengono tecnicamente chiamati i centurioni, sono di nuovo fuori gioco. A loro è precluso di fatto tutto il centro storico di Roma.
https://youtu.be/LbvJm0xLmQ8
E loro, i centurioni come si difendono? Un gruppo (appena una decina) si è costituito in associazione, arruolando anche un legale. Per darsi una fisionomia si sono equiparati agli artisti di strada, chiedendo al Comune di arrivare ad una regolamentazione. In realtà il fenomeno è ormai fuori controllo, come ha raccontato un’inchiesta realizzata dal quotidiano romano qualche giorno fa, prima della nuova ordinanza. La terra di conquista non è più solo il Colosseo ma anche il Pantheon e l’approccio dei “professionisti del gladio” è particolarmente incalzante se non aggressivo nei confronti delle turiste sole. «Sono riusciti a sedurre anche un gruppo di suore che sorridenti salutavano» racconta sul Messaggero Laura Bogliolo, «mentre per le turiste, soprattutto spagnole, l'impresa è apparsa subito facile. Foto quasi osé con alcune signorine divertite davanti al Colosseo. Agitano spade finte, si inginocchiano, fanno il baciamano, mimano le lotte dell'Antica Roma, poi la richiesta di soldi, non pochi». E solo pochi mesi fa un dj olandese aveva messo online un video (qui sopra) in cui si vedono i centurioni chiedergli soldi solo per “diritto” d’immagine. Il video è stato visto in tutto il mondo. E ha convinto ancor di più la Raggi che per salvar la faccia di Roma era meglio mettere mandare in licenza “i professionisti del gladio”.