La Lega sulla Bordogna di Treviolo: «Le palazzine? Mai volute da noi»
Il gruppo consiliare Lista civica Comune della Libertà – Lega Nord Treviolo ha chiarito la sua posizione in merito alla questione sulla corte Bordogna e la riqualificazione dell’area in cui è situata: «La precedente Amministrazione non ha mai approvato il progetto di trasferimento di 5mila metri cubi sull’area di fronte all’alimentari “Anna e Bepi”, destinata a verde privato di pregio. E non ha nemmeno autorizzato la realizzazione di edifici tipologicamente in contrasto con le norme del Pgt, come sta invece facendo l’attuale Amministrazione». «Con riferimento all’attuale progetto sono state riportate alcune affermazioni fuorvianti che vanno rettificate. Il nostro gruppo consiliare non ha mai approvato il progetto di cui si parla quando amministrava il Comune. Non lo ha mai approvato semplicemente perché il progetto è stato presentato nel 2016, due anni dopo il cambio di Amministrazione».
Nella delibera 172 del 30 settembre 2016, approvata dall’attuale Giunta, si legge infatti: «Con rinuncia espressa pervenuta il 23 dicembre 2011 a protocollo, i proponenti del Piano integrato di intervento conosciuto come Atr 17, hanno dichiarato di non voler procedere con l’attuazione del programma». Proseguono: «Quindi ciò che è stato approvato nel Consiglio del 10 maggio scorso è un’altra proposta, completamente diversa. Tanto diversa da obbligare a effettuare una Variante al Pgt. Il piano di allora denominato Atr 17, prevedeva sì l’abbattimento dell’edificio ex Bordogna, ma obbligava il proponente anche alla sua ricostruzione con una tipologia che ricalcava assolutamente quella dell’edificio abbattuto, in coerenza con le disposizioni del piano delle regole del Pgt di Treviolo, che prevede di costruire i nuovi edifici in area di interesse storico ambientale mantenendo una coerenza con l’ambiente circostante».
Si prevedeva anche di realizzare un porticato che avrebbe permesso il transito dei pedoni in sicurezza e un passaggio pedonale che consentisse di aggiungere le Poste senza dover fare il giro dell’isolato. Un punto importante riguarda il lotto di terreno in via Galetti, che secondo i fratelli Benaglia era già stato promesso come edificabile dal precedente sindaco: «Il nostro Piano non ha niente da spartire con ciò che si vuol realizzare oggi, soprattutto con la decisione di edificare 5 mila metri cubi sull’area dei Benaglia che nel Pgt risulta destinata a verde privato pregiato. Quell’area poteva sicuramente essere trasformata in residenziale anche secondo noi, ma con una volumetria minimale, una dotazione di parcheggi adeguata alle esigenze della zona e una tipologia di edifici coerente a quelle esistenti. Sempre e naturalmente solo se la maggioranza dei consiglieri fosse stata d’accordo. Questo è ciò che era stato detto ai proprietari. La realizzazione di quattro palazzine di tre piani e una Rsa con 120 posti sull’area confinante toglierà ogni visibilità verso nord e il Parco Zanchi verrà circondato da un vero e proprio muro. Crediamo di essere chiari in ciò che stiamo sostenendo»