La Lombardia va meglio, ma resterà in zona rossa. Bergamo provincia con i valori migliori
Tutti i parametri regionali, a partire dall'Rt, sono in discesa, ma venerdì difficilmente il Ministero sancirà il passaggio in zona arancione dal 29 marzo: incidenza e ospedalizzazioni ancora troppo alte. Il focus sulla Bergamasca
Proprio in queste ore, i comitati tecnici delle Regioni stanno vagliando i dati che poi, venerdì, verranno analizzati dal Cts e dal Ministero della Sanità per il consueto monitoraggio settimanale e la redazione delle conseguenti ordinanze ministeriali sui colori. I parametri della Lombardia, per la seconda settimana consecutiva, sono in miglioramento e per la prima volta dopo diverse settimane sono addirittura inferiori rispetto a sette giorni fa. Ma questo potrebbe non bastare per portare la Lombardia in zona arancione dal 29 marzo.
Migliora ancora l'Rt della Lombardia
L'indice Rt, ovvero il parametro che più di tutti ha finora pesato nella "colorazione" delle Regioni, già la scorsa settimana, in Lombardia, era sceso sotto la soglia di 1.25, quella che fa scattare la zona rossa. E rispetto all'1.13 riscontrato il 19 marzo, oggi l'Rt è sceso ancora, arrivando di fatto a 1, se non addirittura sotto (è sopra 1 solo nelle province di Sondrio, Mantova, Cremona e Lodi). Un valore da zona gialla.
Valutando che questo parametro viene calcolato sui dati del contagio di una decina di giorni fa, significa che finalmente si stanno vedendo gli effetti delle misure restrittive (l'arancione rafforzato e successivamente, appunto, la zona rossa) imposte sul nostro territorio. Ma a far propendere per la permanenza della zona rossa anche nella settimana pre-pasquale sono tutti gli altri valori.
Perché resteremo rossi?
In particolare, si segnala come l'incidenza settimanale di casi su centomila abitanti, in Lombardia, è attualmente ancora superiore alla soglia da "zona rossa" di 250 casi fissata dal decreto in vigore: si oscilla tra 301 e 299 casi. Valutando i 330 casi settimanali ogni centomila abitanti della scorsa settimana, si tratta di un miglioramento importante, ma non ancora così positivo da permettere un allentamento delle misure.
Lo stesso vale per le ospedalizzazioni, ovvero il riflesso attuale della crescita del contagio delle scorse settimane: attualmente, in Lombardia sono 845 i letti occupati nelle terapie intensive e 7.178 quelli negli altri reparti Covid, con percentuali di occupazione da parte di pazienti Covid sui posti totali ben al di sopra delle soglie critiche indicate (30 per cento per le terapie intensive e 35 per cento per gli altri reparti). Anche questi valori dovrebbero presto iniziare a scendere, probabilmente già dalla metà della prossima settimana. Questo consentirebbe, dopo la stretta pasquale, un ritorno in zona arancione. Se non addirittura in zona gialla, se il miglioramento dei parametri fosse confermato e particolarmente marcato.
Bergamo la provincia messa meglio
Passando dalla situazione generale a quella specifica delle singole province, quella di Bergamo resta, in Lombardia, la migliore. Nel nostro territorio, infatti, abbiamo un'incidenza di 184 casi settimanali ogni centomila abitanti. Il dato è in discesa rispetto a sette giorni fa, quando l'incidenza era sopra 200. In tema di ospedalizzazioni, invece, anche la Bergamasca fatica un po', ma perché sta ricevendo molti pazienti dalle province limitrofe più in difficoltà. Nel complesso, dunque, la situazione degli ospedali bergamaschi resta assolutamente gestibile.
Tornando all'incidenza delle varie province, interessante notare come Brescia continui il suo percorso di miglioramento dopo essere stata la provincia epicentro di questa terza ondata. Attualmente, l'incidenza settimanale ogni centomila abitanti è di 429 casi, scesa di molto rispetto ai 500 casi della scorsa settimana. Inoltre, anche l'Rt di Brescia fa ben sperare, essendo finalmente sceso sotto 1 (è a 0.84 circa). Continua a tenere bene botta anche Milano, tornata ad avere un'incidenza sotto 250 (a 245) e con un Rt attualmente fissato a 0.91.
L'andamento dell'incidenza nella nostra provincia
Come mostra il grafico qui sopra, "preso" dalle schede quotidianamente realizzata dal dottor Paolo Spada, medico dell’ospedale Humanitas di Rozzano e curatore della pagina Facebook "Pillole di Ottimismo", l'incidenza settimanale di casi ogni centomila abitanti in Bergamasca continua a calare. Dopo aver raggiunto il picco a metà mese, è ora tornata a livelli di inizio marzo, con la prospettiva di migliorare ancora.