La Lombardia vuole un coprifuoco notturno, dalle 23 alle 5, a partire dal 22 ottobre
I sindaci, l'Anci, i rappresentanti del Consiglio regionale e il governatore Fontana hanno studiato e approvato un'ipotesi da presentare al ministro della Salute Speranza. Tra le altre idee, anche la chiusura dei negozi nel week-end
Un vero e proprio coprifuoco notturno, dalle 23 alle 5 di mattina, in vigore a partire da giovedì 22 ottobre in tutta la Lombardia. È questa la proposta che i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente lombardo dell'Anci, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana avanzeranno al Governo, più precisamente al ministro della Salute Roberto Speranza.
Si tratta di un'opzione maturata e studiata nelle ultime ore, dopo che il premier Giuseppe Conte ha annunciato ieri (domenica 18 ottobre) il nuovo Dpcm, ritenuto troppo "soft" per la situazione dei contagi in crescita costante in Lombardia. Da qui l'idea, che è stata sottoposta anche al Comitato tecnico-scientifico lombardo e approvato da quest'ultimo. Gli unici casi in cui, nel caso in cui la proposta venisse accolta, ci si potrebbe muovere in quella fascia oraria sarebbero motivi "eccezionali", ovvero di salute, di lavoro e di comprovata necessità.
La proposta nasce dalla rapida evoluzione della curva epidemiologica e dalla previsione della Commissione indicatori istituita dalla direzione generale dell'assessorato al Welfare lombardo, secondo cui al 31 ottobre potrebbero esserci circa seicento ricoverati in terapia intensiva e fino a quattromila in terapia non intensiva.
Inoltre, nella riunione tenutasi tutte le parti hanno condiviso l'opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità.