Infortunio sul lavoro

La mano si incastra in una pressa, operaio di 56 anni perde quattro dita in una ditta di Bonate Sopra

La mano si incastra in una pressa, operaio di 56 anni perde quattro dita in una ditta di Bonate Sopra
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La giornata di giovedì 23 gennaio si è aperta con l’ennesimo caso di infortunio sul lavoro nella Bergamasca. Sono da poco passate le 8 quando, nell'azienda metalmeccanica Pirola srl di Mapello che produce assi da stiro e scale, C. M., un operaio di 57 anni residente a Bonate Sopra, è rimasto ferito mentre era al lavoro su una pressa per la lavorazione di una lamiera. La mano sinistra è rimasta schiacciata nel macchinario, messo nel frattempo sotto sequestro, subendo uno schiacciamento grave che ha causato l’amputazione della prima e seconda falange del secondo dito, oltre alle tre falangi del terzo, quarto e quinto dito.

L’uomo, dopo i primi soccorsi da parte del 118, è stato trasportato all'ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni per essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Ponte San Pietro e il personale dell’Ats di Bergamo, Ufficio Prevenzione e Sicurezza sul lavoro di Bonate Sotto, per effettuare i rilievi.

Non ci sono testimoni diretti dell'incidente, perché il collega più vicino aveva la visuale coperta. L’esatta dinamica dei fatti è ancora in fase di approfondimento da parte dei tecnici, che dovranno verificare se, al momento dell'infortunio, le dinamiche operative prevedevano l'utilizzo del doppio pulsante manuale di sicurezza per attivare la pressa o se fosse azionata in automatico.

«L'infortunio è grave perché, oltre all'importante danno funzionale alla mano, il tipo di lesioni prodotte comporta pur sempre nell'immediato un rischio di infezione e necrosi dei tessuti - si legge in un comunicato diramato dall'Ats di Bergamo -. L'indagine di polizia giudiziaria che abbiamo attivato verificherà le modalità dell'intervento del lavoratore, le procedure aziendali previste per quelle situazioni e l'esistenza sul macchinario di adeguati dispositivi di protezione o barriera. Il sequestro che abbiamo operato è funzionale a queste verifiche e, comunque, vale come misura preventiva precauzionale. Dal punto di vista della sicurezza, in generale, tutte le parti in movimento dei macchinari come questa pressa devono essere protetti da barriere fisiche (grate o sportelli) o immateriali (fotocellule) in modo che non siano raggiungibili da parti del corpo del lavoratore, né accidentalmente né volontariamente. In particolare la contemporanea pressione, con entrambe le mani, di due pulsanti di comando per poter far funzionare la pressa è una modalità di prevenzione dello schiacciamento normalmente utilizzata».

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