La "Mantide della Brianza" a processo, 28enne di Trezzo si costituisce parte civile
Tiziana Morandi avrebbe attirato diversi uomini fingendosi una massaggiatrice, per poi drogarli e rapinarli
Un ragazzo di 28 anni di Trezzo sull’Adda, Comune milanese proprio al confine con la Bergamasca, si è costituito parte civile nel processo a Tiziana Morandi, la cosiddetta “Mantide della Brianza”, accusata di aver drogato e derubato una decina di uomini.
Le dinamiche con cui la 47enne di Roncello avrebbe agito, riportate dai colleghi di PrimalaMartesana, sono ormai note: le vittime la contattavano dopo averla conosciuta sui social network, in cui si proponeva come massaggiatrice. In seguito, nel luogo dell’incontro, la donna, somministrandogli delle sostanze, li avrebbe addormentati per poi derubarli.
Per questo motivo i pm di Monza, Carlo Cinque e Marco Santini, hanno avanzato nei suoi confronti le accuse di rapina, lesioni, utilizzo indebito di carte di credito e violazione della legge sugli stupefacenti.
Tuttavia il gup, dopo la prima udienza svoltasi ieri (giovedì 26 gennaio), ha rinviato il processo a febbraio e rimandato la decisione sulla costituzione a parte civile del trezzese. Nel frattempo, la difesa della donna ha chiesto una perizia psichiatrica per certificare lo stato di salute mentale della sua assistita.
Il 28enne è l’unico a essersi presentato come vittima, dato che tutti gli altri soggetti non hanno intrapreso alcuna azione nei confronti della 47enne, nemmeno una denuncia. L’eccezione forse è dovuta al fatto che il ragazzo, dopo essere stato drogato, mentre era alla guida della sua auto perse il controllo e uscì di strada, correndo un grave pericolo. Mentre si attende il processo, l’imputata è ancora in carcere, dove si trova dal luglio scorso.