Nel numero in edicola di BergamoPost

La nuova Bergamo è nata a Orio

La nuova Bergamo è nata a Orio
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Tutta l’inchiesta la trovate alle pagine 6 e 7 del numero in edicola di BergamoPost.

 

L'aeroporto ha cambiato la nostra vita. Lo ha fatto giorno dopo giorno in modo non clamoroso, ma inarrestabile. Ha portato a Bergamo milioni di cittadini europei. Ci ha dato la possibilità di raggiungere mezzo mondo spesso con pochi soldi e in tempi brevi.

Ma non soltanto. Sta modificando la nostra città: cultura, socialità, economia. Un impatto che sembrava incredibile anche solo quindici anni fa. Undici milioni di viaggiatori che saranno passati da Orio al Serio nel 2016, dieci milioni lo scorso anno. Ma a questi dobbiamo aggiungere i nove milioni (quasi) del 2014, del 2013 e del 2012, gli otto milioni del 2011 e 2010... In sei anni 64 milioni di persone sono transitate dal nostro aeroporto: tutta Italia.

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Oggi l'aeroporto sostiene la città e in un certo senso ne guida lo sviluppo. Certamente economico: a Orio al Serio lavorano quattromila e cinquecento addetti, ma altri quattromila e settecento posti di lavoro riguardano servizi indiretti, per esempio i fornitori di bar, ristoranti, librerie, negozi... fra tutto il nostro aeroporto garantisce un posto di lavoro a novemila e duecento persone. Una locomotiva economica.

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L'aeroporto sta cambiando la città e non ne siamo pienamente consapevoli. Non ci rendiamo conto che se Bergamo negli ultimi anni ha promosso tante iniziative di rilievo nazionale e non soltanto lo si deve anche a questa atmosfera nuova, a questo sentir parlare inglese, tedesco o giapponese in Città Alta, questo incontrare persone straniere alle opere allestite al Donizetti piuttosto che a BergamoScienza.

 

Tutta l’inchiesta la trovate alle pagine 6 e 7 del numero in edicola di BergamoPost.

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