il Rapporto della Banca d’Italia

La verità sull’industria lombarda? S’è fermata e nessuno fa niente

La verità sull’industria lombarda? S’è fermata e nessuno fa niente
Pubblicato:

Una sberla di quelle belle forti, che nessuno si aspettava. O per lo meno non così violenta. Il 30 settembre, a Milano, è stato presentato il Rapporto delle economie regionali dedicato alla Lombardia e stilato dalla Banca d’Italia, e il verdetto è impietoso: nei primi sei mesi del 2019, la produzione industriale lombarda è ferma al palo. Zero di zero. Un dato che viene reso ancora più impietoso se paragonato a quello dello scorso anno: nello stesso periodo, si era ottenuto un più tre per cento. In calo rispetto al 2017, ma comunque in salita. Oggi, invece, siamo nella famigerata fase della “crescita zero”.

«È un dato preoccupante, un ulteriore indebolimento dopo la decrescita degli ultimi mesi del 2018», ha commentato Paolo Rossi, responsabile della divisione analisi della Banca d’Italia in Lombardia. Stando alle dichiarazioni degli esperti, questo crollo è dovuto a un fattore in particolare, ovvero il grande calo delle esportazioni, figlio soprattutto della fase particolarmente complicata che sta vivendo l’economia tedesca e che si porta dietro un po’ tutte le altre economie dell’Eurozona. Ma la cosa che maggiormente preoccupa è che si tratta soltanto dell’ultima sberla all’economia lombarda negli ultimi mesi.

Già a giugno, infatti, sempre Bankitalia aveva messo in guardia: la Lombardia, la Regione da sempre ritenuta la locomotiva economica del Paese, si sta fermando. Allora si segnalava soltanto un forte rallentamento, oggi invece si è proprio inchiodata. E Bergamo non è certo immune a tutto questo, anzi... Nonostante le parole ottimistiche rilasciate a L’Eco di Bergamo da alcuni dei protagonisti dell’economia nostrana (Paolo Agnelli di Confimi e Giorgio Donadoni del gruppo meccatronici di Confindustria Bergamo), la situazione è preoccupante. «Questo dato allunga l’ombra della “spada di Damocle” anche sul sistema economico bergamasco», ha detto al quotidiano cittadino Francesco Corna, segretario generale della Cisl di Bergamo. E fare finta di non vedere le ombre sarebbe grave. Anche perché sono tante e legate a problemi sui quali, purtroppo, ci si cruccia da sempre senza trovare mai una soluzione, come l’eccesso di...

 

Articolo completo a pagina 4 di BergamoPost cartaceo, in edicola fino a giovedì 10 ottobre. In versione digitale, qui.

Seguici sui nostri canali