Casa svaligiata e cane ucciso a bastonate: «Troppi furti ad Azzano, cittadini lasciati soli»
I quartieri a Sud investiti da un'ondata di furti in abitazione sempre più efferati: un cittadino chiede l'intervento delle autorità
Riportiamo la testimonianza di un lettore di Azzano San Paolo, che ha scritto stamattina (lunedì 14 ottobre) alla nostra redazione per segnalare un problema di furti nel suo comune e in generale nell'hinterland di Bergamo. Crimini contro i quali pare che ormai non si riesca più a mettere argine e che accadono soprattutto in questo periodo dell'anno.
Il cittadino entra nello specifico, raccontando di come anche la madre sia rimasta vittima dei ladri, che hanno ucciso in modo brutale uno dei suoi cani quando se lo sono trovato davanti in casa. E di come alcuni azzanesi, rassegnati, non chiamino nemmeno più le forze dell'ordine in caso di tentata effrazione, perché senza un reato compiuto ci sarebbero poche possibilità di arrivare all'individuazione e punizione dei colpevoli.
Dal sospetto terrorista ai furti seriali
«Mi chiedevo se, per arrivare a un confronto con le istituzioni, fosse possibile portare all'attenzione dell'opinione pubblica la tematica della sicurezza nei comuni nell'hinterland di Bergamo, in particolar modo del mio» esordisce il lettore.
«La questione dell'immigrato clandestino, accusato di terrorismo ed arrestato ad Azzano dieci giorni fa, è un fatto già molto grave di per sé, se consideriamo l'idea che ci sia gente del genere libera di muoversi nella provincia, senza alcuno screening preventivo, con le autorità che se ne accorgono solo perché qualcuno denuncia un video su Tik Tok in cui l'interessato inneggia al martirio - commenta l'azzanese -. Lasciando da parte quella faccenda, vorrei rendere noto che in questo periodo, tutti gli anni (sottolineo tutti) complice l'accorciarsi delle giornate, tra le 18 e le 20 i quartieri a Sud nel comune di Azzano vengono investiti da un'ondata di furti in abitazione sempre più efferati».
Cane ucciso a bastonate
L'uomo racconta i vari episodi avvenuti nell'ultimo mese: «Giovedì 26 settembre, nell'abitazione di mia madre, residente in via Mameli, c'è stato un furto con scasso e dolo, in cui è stato persino ucciso a bastonate uno dei nostri cani. Si sono avuti altri tentativi di effrazione nelle abitazioni della zona, di cui l'ultima ieri sera (domenica 13 ottobre, ndr) ancora ad un vicino di mia madre, che manco si è scomodato a contattare i carabinieri, conscio del fatto che non avrebbero fatto nulla solo perché i ladri sono stati visti e sentiti dai vicini che, urlando, li hanno interrotti e messi in fuga».
Ripetuti episodi
Secondo il cittadino, per avere un'idea della situazione basterebbe chiedere alle persone che vivono nell'area compresa tra il ramo Sud di via Europa e le zone di campagna verso Stezzano quante volte siano state derubate in casa, o quante volte abbiano visto un tentativo di effrazione in atto. «La situazione è peggiorata a seguito della realizzazione delle nuove abitazioni tra le vie Murere e Mameli, per cui sono state costruite comode vie di fuga verso i campi e la Cremasca, che prima non esistevano».
Il lettore specifica di come sia il Comune che i carabinieri siano al corrente della situazione, ma «a parte installare una telecamera non sono in grado di rispondere né di agire in maniera preventiva, ed è evidente - conclude -. La gente in zona ha paura, non è possibile pensare che onesti contribuenti debbano ridursi ad agire di propria iniziativa, istituendo ronde private o boiate simili per far fronte ad un fenomeno che, oltre ad essere ricorrente, è diventato ormai un'abitudine».
Il paese reale è questo purtroppo. Furti, spaccio, stupri, sanità pubblica allo sfascio. non quello che ci raccontano quei maledetti cialtroni che ci governano. Povera Italia siamo messi proprio male.
Istituzioni, assenti, carabinieri, inutile denunciare, tempo sprecato. Anche se catturati, NULLA verrà fatto loro. Quindi, siamo arrivati, all'ognuno per se, e Dio per tutti. Troppa gentaglia, in giro a cazzeggiare, a spacciare, a delinquere. D'altronde, cosa pretendiamo...
E che l'è la me cà che e che comande mé che oi saì chi 'a e chi 'é che so me 'l padrù