C'è da preoccuparsi...

L’allarmante diffusione (anche in Bergamasca) delle nuove droghe sintetiche

Ogni anno ne vengono inventate di nuove (52 nel 2021 in Europa), facilmente reperibili online. Dalla “droga dello stupro” alla “Madonna di Pavia”

L’allarmante diffusione (anche in Bergamasca) delle nuove droghe sintetiche
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di Camilla Amendola

Lo scorso 23 febbraio, la Polizia di Treviglio ha sequestrato circa novecento grammi di sostanze stupefacenti e ha denunciato per spaccio dieci persone. Tra le droghe sequestrate c’erano cannabinoidi (ovvero dei derivati della cannabis), eroina, cocaina e soprattutto delle nuovissime droghe sintetiche.

Sebbene queste ultime vengano meno nominate - forse anche perché meno note e, quindi, meno di “impatto” sull’opinione pubblica -, non sono da ignorare. Anche perché la loro diffusione è aumentata enormemente negli ultimi anni. Lo dicono le ultime statistiche del Servizio Tossicodipendenze di Bergamo (che sono però ancora in fase di aggiornamento), così come le tante notizie di cronaca della nostra provincia.

Nel maggio 2022, ad esempio, un uomo di 42 anni accusò un malore e al Pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo ammise l’assunzione di varie droghe, tra cui il GHB, una droga sintetica gergalmente conosciuta come “droga dello stupro”, e una sostanza chimica comprata su Internet poi rivelatasi MDPV, abbreviativo di Metilenediossipirovalerone, sostanza psicoattiva nota anche come “Madonna di Pavia” e simile all’ecstasy, appartenente alla famiglia dei catinoni. Si tratta di droghe completamente sintetiche che contengono una molecola psicoattiva derivata dal Khat, un arbusto fiorito coltivato in Africa orientale e nella penisola arabica.

L’MDPV è stato protagonista anche alcuni mesi più tardi: tra sabato 5 e domenica 6 novembre 2022, i Carabinieri del Nucleo radiomobile di Clusone sequestrarono quaranta dosi di cocaina - separate in bustine da un grammo -, sette di hashish e diversi grammi di droga sintetica. Anche in questo caso, si trattava di Metilenediossipirovalerone.

Per comprendere la reale (e preoccupante) entità del fenomeno, è necessario considerare alcuni dati. Il primo è riportato da Lab24Ore ed evidenzia che a Bergamo, nel corso del 2022, sono stati denunciati cinquantaquattro crimini riguardanti spaccio, produzione e diffusione di sostanze stupefacenti. Anche questo ha contribuito al posizionamento della nostra città al 52esimo posto (su 107) nella classifica sulla sicurezza delle città italiane.

Il secondo dato è invece riportato dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze: in tutto il continente viene segnalato un significativo aumento della diffusione di catinoni sintetici, tant’è che ogni settimana vengono rintracciate sul mercato delle droghe nuove sostanze psicoattive. Grazie al sistema di allerta rapida dell’Unione Europea, solo nel 2021 sono state individuate ben cinquantadue nuove sostanze sintetiche che, con una velocità impressionante, hanno raggiunto ogni angolo d’Europa. Bergamo compresa. Lo conferma il bilancio annuale 2022 dell’attività della Polizia locale (...)

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