L’alternativa a Gori non c’è ancora E il sindaco gongola (in silenzio)
Vi ricordate quando un po’ tutti nel centrodestra cittadino si auguravano le primarie? Bei tempi, potrebbe pensare qualcuno. Perché oggi farebbe decisamente comodo, soprattutto alla Lega, avere qualcun altro (leggasi, gli elettori) che decida per lei. I giorni passano, ma alle tante telefonate per avere qualche informazione la risposta è sempre la stessa: «Ancora niente». Il nome dello sfidante di Giorgio Gori alle prossime comunali del 26 maggio ancora non c’è. E, a dirla tutta, adesso la cosa inizia a farsi imbarazzante.
Il limite temporale, in questi mesi, si è costantemente spostato sempre più in là e lo stesso è accaduto anche negli ultimi giorni: da inizio febbraio si è passati alla prima metà di febbraio. La data dovrebbe essere quella di domenica 10, quando si voterà in Abruzzo e il leader del Carroccio Matteo Salvini potrà finalmente mettere la testa sulle proposte pervenutegli da Bergamo. Che, al momento, sono soltanto politiche. La figura civica tanto desiderata dalla Lega (in primis da Daniele Belotti, che sta muovendo le fila del Carroccio in questa delicata fase), infatti, non c’è. Uno a uno, i nomi fatti si sono sfilati tutti: dall’avvocato Andrea Pezzotta all’ex rettore Stefano Paleari, dall’ex alpinista Agostino Da Polenza ai tre Agnelli (Paolo, Baldassare e Angelo). In pista, in realtà, restano ancora due nomi civici, ovvero l’ex dirigente Mediaset Luca Tiraboschi e il primario di Senologia del Papa Giovanni Privato Fenaroli, ma entrambi partono nettamente dietro, al momento, rispetto alle opzioni politiche, ovvero il consigliere comunale e onorevole Alberto Ribolla, l’ex presidente del Copasir Giacomo Stucchi e la compagna di quest’ultimo, nonché ex assessore provinciale con la Giunta Pirovano, Silvia Lanzani.
Parallelamente, segreteria provinciale e cittadina della Lega, ovvero Enrico Sonzogni e Serena Fassi, sebbene a parole si dicano tranquilli, stanno tenendo diversi «colloqui» per trovare qualcuno disposto a candidarsi. Come ha svelato il Corriere, tra questi anche Vanessa Bonaiti, assessore uscente a Torre Boldone, che ha però declinato l’offerta. In ogni caso, una volta stilata una lista di nomi certi, sarà Salvini a indicare quello su cui puntare. Anzi, quelli, perché non bisogna dimenticare che il centrodestra correrà unito contro Gori. E bisogna quindi tener conto anche delle valutazioni degli alleati. Che continuano ad attendere che la Lega arrivi a una, con le loro carte già calate sul tavolo: Gianfranco Ceci per Forza Italia e Andrea Tremaglia per Fratelli d’Italia. Il segretario provinciale degli azzurri, Paolo Franco, indica come...