Come sono andate le cose?

L'anziano picchiato a San Vigilio? Secondo testimoni sarebbe stato lui ad aggredire

I due presunti responsabili e altri presenti hanno raccontato che a minacciare e passare alla violenza sarebbe stato il 75enne

L'anziano picchiato a San Vigilio? Secondo testimoni sarebbe stato lui ad aggredire
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Nuovi sviluppi per la vicenda dell'anziano ricoverato in ospedale dopo una brutta avventura con alcuni giovani in Città Alta, al belvedere di San Vigilio: i presunti responsabili dell'aggressione, rintracciati dai carabinieri, hanno dato una versione molto diversa dell'accaduto, che sarebbe supportata anche dalle testimonianze di alcune persone presenti in quel momento. Secondo la quale, non sarebbero stati loro gli autori della violenza, bensì il 75enne, con il quale ci sarebbero stati dei trascorsi.

Le versioni contrastanti

La prima versione, molto presumibilmente basata sul racconto dell'uomo ai militari, lo vedeva preso a calci e pugni, fino a perdere conoscenza, da un paio di ragazzi. Avrebbero pensato, secondo il suo racconto, che il gruppo di motociclisti dell'Associazione nazionale carabinieri passati in zona fossero stati chiamati da lui, quindi avrebbero deciso di punirlo con il pestaggio, per poi dileguarsi a loro volta sulle loro due ruote prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.

Una narrazione nella quale, tra l'altro, l'attacco appariva quasi del tutto immotivato. In seguito, però, come riportato oggi (martedì primo ottobre) da L'Eco di Bergamo, grazie alla testimonianza di un altro ragazzo che era sul posto e al rintraccio dei sospettati, tramite il profilo Instagram di uno di loro, sarebbe venuta fuori un'altra storia, molto diversa da quella riportata nelle ore precedenti.

L'anziano e la sedia

I due giovani, infatti, interrogati dai carabinieri hanno detto che con l'anziano ci sarebbe stato un precedente la domenica prima, quindi il 22 settembre. Li avrebbe rimproverati perché, insieme a un gruppo di loro coetanei, avevano lasciato alcune moto sul marciapiedi e avrebbe proferito anche delle minacce. Questa domenica, invece, il 29 settembre, rivedendoli li avrebbe ancora minacciati, dopo aver detto che avrebbe chiamato la polizia locale per farli multare, passando però poi anche alle vie di fatto.

Il 75enne, sulla base di questa versione, avrebbe afferrato una sedia, con la quale avrebbe colpito anche la moto di uno dei ragazzi, che per respingerlo lo avrebbe spintonato, facendolo cadere a terra, mentre un altro amico sarebbe stato preso a calci dall'anziano. Una situazione che è l'esatto opposto di quanto descritto nella scorsa giornata, quando era venuta fuori la vicenda, che aveva portato al trasporto al Bolognini dell'uomo per via della sua condizione di portatore di pacemaker, in codice giallo per accertamenti.

Il caso quindi non è proprio così semplice come era apparso all'inizio e, adesso, i militari dovranno cercare di fare chiarezza, cercando di capire quale delle due parti non l'abbia raccontata giusta. Gli accertamenti sono ancora in corso, per stabilire le esatte dinamiche e le responsabilità nell'episodio.

Commenti
Roberto

Risposta al capitano ah.ah.ah: se non hai altri argomenti, sei proprio scarso di spirito... Proprio come quelli di sinistra che non sanno fare altro che criticare, ma guai a programmare, costruire, etc. etc.

Marcello

La vicenda, come raccontata all'inizio, era piuttosto incredibile, e ora c'è una versione totalmente opposta. Di sicuro chi fa le indagini saprà come sono andate lo cose, ma giustamente non le viene a raccontare. Un fatto avvenuto di domenica pomeriggio avrà senz'altro avuto testimoni neutrali....

Mariano Giusti

Commentatori dove siete? Decaduto il diritto all'autodifesa?

Il capitano ah ah ah

Caro Roberto adesso dirai che è ancora della sinistra....

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