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Atalanta in versione Babbo Natale Perde e fa un bel regalo al Bologna

Atalanta in versione Babbo Natale Perde e fa un bel regalo al Bologna
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Il rischio, dopo la grande abbuffata di emozioni di mercoledì a Kharkiv, era quello di arrivare un po’ scarichi alla sfida contro il Bologna. È successo esattamente questo: al termine di 90’ minuti più recupero difficili da commentare vince la squadra di casa per 2-1, grazie alle reti di Palacio e Poli, e con la Dea che segna solo un gol (Malinovskyi) nonostante quindici conclusioni verso la porta avversaria e ben otto occasioni pulite da gol. Peccato, perché anche un pareggio sarebbe stato un risultato positivo vista la situazione degli assenti e il grande sforzo compiuto in settimana. Animo, tra poche ore sapremo contro chi giocheremo gli ottavi di Champions e in campionato c’è comunque tutto il tempo per recuperare terreno.

 

 

Senza Gomez, Ilicic e Zapata (il tridente titolare), Gasperini manda in campo Malinovskyi, Pasalic e Muriel per un attacco che in panchina può contare sulla linea verdissima composta da Barrow, Colley e Piccoli. In difesa rientra Toloi al posto di Masiello (Djimsiti e Palomino gli altri due prescelti), mentre in mezzo al campo ci sono Castagne, de Roon, Freuler e Gosens con Gollini tra i pali. Nel Bologna, confermata la presenza di Palacio al centro dell’attacco con l’ex Orsolini e Sansone ad agire sulle corsie esterne; in mezzo al campo rientro di Medel dopo la squalifica con Poli e Dzemaili a completare il pacchetto. Giornata di sole a Bologna, temperatura di 8 gradi e terreno in ottime condizioni: oltre 1.200 i tifosi orobici al seguito, in un Dallara con ventun mila spettatori tra i quali il designatore arbitrale Nicola Rizzoli.

La gara inizia con l’Atalanta che impone subito la sua manovra e il Bologna che prova a ripartire. Al 4’ Orsolini salta netto Palomino e mette in mezzo per Palacio, Djimsiti salva bene in diagonale e l’azione viene rilanciata. Al 6’ la Dea ha la prima grande occasione del match, Malinovskyi allunga in profondità l’azione e si appoggia a Pasalic, la palla di ritorno è perfetta per il numero 18 ucraino che in corsa da dentro l’area riesce nell’impresa di non inquadrare la porta. Al 9’ rilancio di Gollini per Muriel, la spizzata per Malinovskyi è perfetta, ma dopo un dribbling la conclusione mancina si ferma sulla gamba di Danilo in chiusura.

 

 

Come spesso succede nel calcio, quando sbagli tanto arriva la beffa e al 12’ la Dea prende un gol che nemmeno alla playstation: ripartenza da calcio d’angolo, palla a Orsolini sulla destra che rientra e scarica un bel mancino a giro con la sfera che incoccia il palo e rientra in campo proprio sui piedi di Palacio, che insacca. La formazione orobica nonostante mantenga sempre il pallino del gioco fatica a produrre conclusioni efficaci, per vedere un pericolo serio dalle parti di Skorupski bisogna attendere il 31’ con Castagne che scucchiaia per de Roon, il destro al volo del numero 15 olandese resta nelle intenzioni e l’occasione sfuma.

In chiusura di tempo le squadre cercano di cambiare ancora il risultato, al 40’ i nerazzurri falliscono la terza occasione clamorosa di giornata e questa volta è Pasalic a finire dietro la lavagna: il croato recupera palla e si lancia nello spazio, Malinovskyi è bravo a gestire la transizione fino al cross pennellato sul secondo palo che trova ancora il numero 88 pronto alla deviazione con palla che finisce incredibilmente sul fondo. Al 43’ Sansone mette nello spazio per Palacio che sbaglia lo stop, al 45’ azione confusa del Bologna con il centravanti argentino che riesce a calciare a giro sul palo lontano trovando la clamorosa parata in tuffo di Gollini.

 

 

In avvio di ripresa la gara non cambia registro, al 48’ Muriel si fa vedere con una bella iniziativa personale (destro sopra la traversa) ma al 53’ è il Bologna a trovare il gol del raddoppio abbastanza casualmente con un’azione che da sinistra si sposta a destra dopo un rinvio di Gollini. Il giapponese Tomiyasu ha tutto il tempo di controllare la palla e mettere in mezzo dove Poli di testa anticipa Palomino e mette all’incrocio dei pali. I nerazzurri dimostrano di non subire il colpo, Barrow entra per Freuler e al 60’ manda in porta Malinovskyi che finalmente trova la rete al terzo tentativo, con un rasoterra tra le gambe del portiere.

L’Atalanta torna in partita, al 68’ Barrow scambia bene con Gosens e si presenta davanti al portiere cercando il pallonetto che Danilo salva quasi sulla riga alla disperata. I nerazzurri insistono, al 78’ Malinovskyi si libera al limite dell’area e scarica il sinistro che Skorupski respinge con una mano proprio dalle parti di Barrow: destro dal cuore dell’area del gambiano e palla in curva. Nel finale la Dea ci prova anche con l’uomo in più (espulso Danilo per doppia ammonizione), all’87’ Malinovskyi calcia verso Skorupski una punizione velenosa che l’estremo del Bologna respinge male, senza che Barrow riesca poi a ribadire in rete. L’ultima occasione degna di questo nome è di Djimsiti, il colpo di testa del numero 19 della Dea su cross di Gosens passa a un palmo dall’incrocio dei pali (90’) e nel recupero non succede praticamente più nulla. Vince il Bologna perché l’Atalanta fallisce troppe occasioni e nel calcio quando sbagli troppo alla fine è normale che paghi.

 

 

Bologna – Atalanta 2-1

Reti: 12’ Palacio (B), 53’ Poli (B), 60’ Malinovskyi (A).

Bologna (4-3-3): Skorupski, Tomiyasu, Bani, Danilo, Denswil, Poli, Medel (63’ Svanberg), Dzemaili, Orsolini (90’ Mbaye), Palacio (78’ Santander), Sansone. All. Mihajlovic.

Atalanta (3-4-2-1): Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti, Castagne (63’ Hateboer), de Roon, Freuler (54’ Barrow), Gosens, Malinovskyi, Pasalic, Muriel (83’ Colley). All. Gasperini.

Arbitro: Massa di Imperia.

Ammoniti: 31’ Pasalic (A), 62’ Orsolini (B), 71’ Sansone (B), 76’ Palacio (B), 85’ Danilo (B).

Espulso: 88’ Danilo (B)

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