Atalanta-Genoa 3-0

Cari tifosi, benvenuti in Paradiso

Cari tifosi, benvenuti in Paradiso
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Adesso, caro Gasperini, non li tiene più nessuno. I tifosi dell’Atalanta sono definitivamente partiti per il paradiso e dopo aver visto la Dea schiantare per 3-0 il Genoa non è possibile, non è logicamente né praticamente possibile, contenere l’entusiasmo di una piazza, di una città, di una provincia che non viveva momenti simili da un sacco di tempo. Kurtic (doppietta) e Gomez firmano la terza vittoria consecutiva in una settimana, quinta meraviglia nelle ultime sei giornate e tanti saluti ai naviganti dall’alto dei 19 punti in classifica. In 11 giornate.

Il bello è che la vittoria, ancora una volta, è strameritata. Frutto di una gara dominata in lungo e in largo, senza Kessie e con due infortuni muscolari (Dramè e Konko) in mezz’ora, che potevano fiaccare un bisonte. Niente da fare, gara gestita magistralmente con tanti ragazzi in campo e una filosofia di gioco, un’idea di calcio da far spellare le mani anche al critico più feroce. L’Atalanta è bella come il sole, non ha paura di niente e di nessuno e se la gioca ogni volta al massimo delle sue possibilità. Spettacolo vero.

 

Kurtic gol

 

Grande sorpresa nella formazione iniziale della Dea. Il tecnico Gasperini, ormai abituato a prendere tutti in contropiede con almeno una o addirittura due scelte, manda in panchina il talentino ivoriano Kessie e dal primo minuto c’è Gagliardini. Per il resto poche novità rispetto alla squadra che a vinto e convinto a Pescara, in difesa Caldara e Konko giocano con il rientrante Masiello e davanti dal primo minuto c’è Petagna con Gomez e Kurtic.

Nel Genoa Juric recupera Pavoletti che rientra dal primo minuto dopo il gol nel finale con il Milan, in difesa al posto di Izzo gioca Gentiletti con Burdisso e Munoz a completare il pacchetto. Laxalt e Lazovic sono gli esterni, Rincon e Veloso sono al centro del campo con Rigoni e Ntcham a supporto del centravanti. Splendida giornata di sole al Comunale, terreno in perfette condizioni e temperatura primaverile.

 

Kurtic

 

Pronti via e la Dea è già vicina al vantaggio. Petagna parte in profondità dopo nemmeno 40” secondi di gioco, Munoz lo stende appena fuori area e la punizione toccata da Fruler per Gomez sibila il palo alla sinistra di Perin. Dopo una bella sgroppata in profondità (9’) Dramè mette al centro ma Kurtic viene rimpallato da Burdisso, la Dea è in pieno controllo del match anche se nella parte centrale del primo tempo sono più le sostituzioni (Spinazzola per Dramè e Zukanovic per Konko) delle conclusioni in porta (28’destro di Kurtic facile per Perin).

Dopo la mezz’ora, l’Atalanta alza improvvisamente il livello della sua pericolosità offensiva e l’ultimo quarto d’ora del primo tempo serve per scavare un solco importante sul tabellino. Prima Perin salva alla grande su Freuler (29’, assist di un mostruoso Petagna) ma al 37’ ci pensa Kurtic a spaccare lo 0-0: Gagliardini recupera palla, tocco verticale per il numero 27 atalantino che di punta anticipa Perin e insacca.

Lo stadio è in festa, al 40’ su angolo di Freuler Gagliardini prova una rovesciata  dal limite dell’area (fosse entrata, sarebbe stata leggendaria) e in pieno recupero Petagna conclude un primo tempo da urlo con la fuga in profondità e il successivo appoggio per Kurtic vale il 2-0 prima del riposo. Bergamo sogna, con una squadra così sarebbe impossibile il contrario.

 

Kurtic

 

Dopo il riposo Juric cerca subito di alzare il ritmo, Simeone per Nchtam è la mossa del tecnico del Grifone ma la prima occasione è ancora volta dei nerazzurri: 56’ minuto, angolo da destra di Freuler e zuccata da due passi di Petagna che costringe Perin alla parata in angolo. La prima volta del Genoa dalle parti di Berisha arriva al 62’, Rincon trova Simeone nello spazio, ma il destro del numero 9 genoano si spegne sul fondo.

Nel cuore della ripresa l’Atalanta continua a controllare le operazioni, D’Alessandro per Kurtic è l’ultima mossa di Gasperini, il numero 7 serve bene Petagna (69’) ma la girata è debole e poco più tardi (77’) lo stadio ammira una parata da alieno di Berisha. Il numero 1 della Dea si tuffa sulla sinistra per deviare sul palo un colpo di testa preciso di Munoz, la palla resta nei paraggi ma è ancora il portiere e dire di no al Grifone calciando via il pericolo con Pavoletti pronto ad insaccare.

Gomez all’84’ chiude nel migliore dei modi la sua partita con un destro chirurgico all’angolino, sul 3-0 lo stadio è una bolgia e in Curva decidono di estrarre per la seconda volta nella stessa partita lo storico bandierù: durante il recupero i tifosi della Pisani vedono la partita a tinte nerazzurre e al fischio finale esplode la gioia. Sissignori, questa squadra ci sta facendo sognare e nessuno ha voglia di svegliarsi.

Gasperini
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Freuler
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Petagna
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Kurtic e Gasperini
Foto 4 di 4

Atalanta – Genoa 3-0

Reti: 37’ e 47’ Kurtic (A), 84’ Gomez (A)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha, Konko (36’ Zukanovic), Caldara, Masiello, Conti, Freuler, Gagliardini, Dramè (11’ Spinazzola), Kurtic (64’ D’Alessandro), Petagna, Gomez. All. Gasperini

Genoa (3-4-3): Perin, Munoz, Burdisso, Gentiletti (80’ Pandev), Lazovic, Rincon, Veloso (62’ Ninkovic), Laxalt, Rigoni, Ntcham (46’ Simeone), Pavoletti. All. Juric.

Arbitro: Fabbri di Ravenna (Di Vuolo e Mondin; Preti; Rizzoli e Saia)

Ammoniti: 1’ Munoz (G), 6’ Conti (A), 45’ Laxalt (G)

 

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