Passo indietro

L'Ats Bergamo reintegra il dottor Moretti per porre fine allo scontro con i medici

Il direttore generale Massimo Giupponi accetta di tornare sui propri passi e aprire alle richieste di sindacati e Ordine così da fare ripartire i lavori del tavolo nato per studiare le misure di contrasto a un possibile ritorno del virus in autunno

L'Ats Bergamo reintegra il dottor Moretti per porre fine allo scontro con i medici
Pubblicato:
Aggiornato:

Alla fine, l'Ats Bergamo ha messo da parte l'orgoglio e ha ceduto alla richiesta dei sindacati e dell'Ordine dei medici: il dottor Roberto Moretti è stato reintegrato nel ruolo di guida dell'unità operativa complessa delle Cure primarie. La firma del direttore generale Massimo Giupponi è arrivata intorno alle 13 di oggi, giovedì 9 luglio. Si tratta di un passaggio fondamentale per far ripartire i lavori di Agorete, il tavolo di discussione aperto da Ats con tutti i protagonisti della sanità territoriale per studiare un piano di contrasto a un possibile violento ritorno del virus in autunno e che i medici, in segno di protesta, avevano deciso di lasciare.

Massimo Giupponi, direttore generale Ats Bergamo

Proprio la non conferma di Moretti nel ruolo dopo i sei mesi di prova aveva portato medici e Ats allo scontro, dato che la notizia era stata data appena pochi giorni dopo la lettera con cui i sindacati di categoria ringraziavano Moretti e la sua squadra per averli supportati nei mesi dell'emergenza. Una lettera che, tra le righe, rappresentava più che altro un atto di accusa nei confronti dei vertici dell'Agenzia. Nei giorni scorsi, tutti gli altri attori di Agorete, da Federfarma a Confcooperative, avevano cercato di mediare tra le parti, invitando soprattutto i medici a lasciare le proprie posizioni ideologiche per salvaguardare un bene superiore, ovvero la salute dei cittadini. Ma siccome da parte di sindacati e Ordine non c'è stato alcun passo indietro, alla fine è stata l'Ats a cedere.

Dal punto di vista regolamentare, la non conferma di Moretti nel ruolo era legittima da parte dell'Agenzia. Il dottore, infatti, l'anno scorso aveva vinto un concorso per salire di grado (passare dalla guida di un'unità semplice a quella di un'unità complessa), ma il contratto prevedeva sei mesi di prova, al termine dei quali, ascoltando anche le valutazioni del direttore sanitario Tersalvi, Giupponi ha deciso per la non riconferma. Il direttore generale, però, non ha mai reso note le motivazioni della scelta, cosa che non è piaciuta all'Ordine dei medici e ai sindacati, che da mesi erano in attrito con lui per la gestione dell'emergenza. Nel tentativo di ricomporre la frattura, l'Ats ha inizialmente proposto a Moretti un reintegro a tempo determinato nel ruolo: data l'eccezionalità di quanto avvenuto, gli è stato proposto di "ripetere" i sei mesi di prova. Attraverso il suo avvocato, però, Moretti ha risposto "no grazie", chiedendo invece il reintegro a tempo indeterminato. Che ora gli è stato concesso. E speriamo che la cosa permetta finalmente la ripresa dei lavori di Agorete.

Seguici sui nostri canali