L'Ats di Bergamo passa all'attacco e si costituisce in giudizio contro la Cgil
Il sindacato a fine luglio contestava la grave assenza di informativa sindacale e la carenza di misure a tutela della salute e della sicurezza del personale

A luglio la Fp-Cgil di Bergamo aveva annunciato la volontà di presentare un ricorso al Giudice del lavoro contro l’Ats di Bergamo per la «grave assenza di informativa sindacale e, soprattutto, la carenza di misure a tutela della salute e della sicurezza del proprio personale». Ora, come riportato da Il Giorno – Bergamo, l’Agenzia di tutela della salute si è costituita in giudizio contro la Funzione pubblica della Cgil.
Il 24 agosto scorso è stato notificato all’Ats l’atto di citazione. Secondo quanto denunciato dal sindacato, l’Agenzia non avrebbe adottato le misure necessarie a contenere l’infezione, tanto che al suo interno si sono verificati due «decessi (una dottoressa e un impiegato amministrativo) e un numero decisamente elevato di lavoratori si sono ammalati». Il 4 settembre, con una delibera firmata dal direttore generale Massimo Giupponi, l’Ats ha quindi dato mandato all’avvocato Luca Veronelli per la costituzione in giudizio.
In particolare, la Cgil contesta il presunto inadempimento degli obblighi a tutela delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti, il presunto comportamento antisindacale dell’agenzia consistente nella violazione degli obblighi di informazione e confronto verso la Cgil e, per questa ragione, chiede il risarcimento dei danni subiti dal sindacato proprio per la violazione di questi obblighi. Infine, il sindacato la rifusione delle spese di lite. Spetterà ora al giudice del lavoro stabilire se queste accuse sono fondate oppure no.